Archivio per 2013

Come scegliere l’oro fisico: guida alle diverse forme

21 ottobre 2013

 

 

Un investimento in oro fisico ha inizio con il momento dell’acquisto. La prima cosa da fare, apparentemente semplice ma che in realtà richiede molta attenzione sotto diversi punti di vista, è la scelta dell’oggetto su cui investire, insieme alla quantità e le dimensioni unitarie (ad esempio esistono, come vedremo lingotti di grande o piccola taglia).

 

Generalmente, chi effettua un investimento in oro fisico opta per oggetti d’oro con purezza minima dello 0,999%. Mentre tra i lingotti è piuttosto diffuso questo grado di purezza, nella categoria delle monete d’oro non sarà facile trovare metalli così concentrati, a parte l’American Gold Eagle e qualche altro genere.

 

Assieme ai già citati (e più diffusi) lingotti e monete, un’altra branca dell’oro fisico è occupata dai dischi d’oro. Come le monete d’oro fisico, anche i dischi d’oro si possono trovare più o meno pesanti, da un minimo di un decimo di oncia (meno di 3 grammi) fino a un’oncia (circa 28 grammi).

 

La forma di oro fisico più facilmente reperibile in circolazione è quella del lingotto d’oro, mediamente più pesante rispetto a monete e dischi, in quanto il suo peso è compreso tra 1 grammo e 12,5 chilogrammi.

 

La scelta di investimento dipende anche dalla quantità di denaro che si vuole investire. Se il budget è elevato, i lingotti e i dischi d’oro sono i più consigliati, poiché lo svantaggio delle monete rispetto alle altre due forme sta nel fatto che esse vengono prodotte da zecche governative, che richiedono delle commissioni. Al contrario, le monete sono adatte a chi ha poco denaro da investire.

 

Entrando nel dettaglio con i lingotti d’oro fisico, si scopre che una dimensione maggiore è consigliata per grandi investimenti, perché, oltre ad essere più pratici, i lingotti più pesanti godono di un’ottima liquidità rispetto a lingotti di dimensioni ridotte.

 

Alla scoperta del lingotto, oro fisico per eccellenza

28 agosto 2013

 

 

lingotto

Il lingotto d’oro rappresenta senza ombra di dubbio l’oggetto più considerato da chi vuole effettuare un investimento in oro fisico. Non a caso, la LBMA (London Bullion Market Association), ossia la principale associazione europea che si occupa quotidianamente di fissare il valore dell’oro attraverso l’indice London Gold Fixing.

Chi investe denaro in oro fisico e sceglie la via del lingotto d’oro, deve innanzitutto scegliere il modello che fa per lui. I fattori che distinguono un lingotto da un altro sono il marchio (ossia l’azienda produttrice), il peso unitario di ogni singolo lingotto e la percentuale di oro contenuta in esso, chiamata grado di purezza del lingotto.

Sul mercato di Londra, i lingotti presi in considerazione dalla LBMA sono esclusivamente i Good Delivery, che presentano un peso pari a 400 once (equivalenti a poco più di 12 chilogrammi) e un grado di purezza garantito del 99.5%. La quantità di ogni lingotto che viene trattata in fase di quotazione sul mercato da parte della LBMA, è pari esclusivamente alla percentuale di oro fisico contenuta nel lingotto. Altre principali forme di lingotti note sul mercato internazionale sono i Credit Suisse, gli Engelhard e i Johnson Matthey. Tra i lingotti d’oro prodotti in Italia, spiccano i Mario Villa, conosciuti in tutto il mondo.

Quando si scelgono i lingotti per investire in oro fisico, la tipologia per cui si opta varierà soprattutto in base al peso. Questo fattore è influenzato a sua volta dalla quantità di denaro che si vuole investire: per investimenti di grosse somme di denaro conviene scegliere lingotti da un peso unitario elevato, con l’obiettivo di ottenere forme di oro fisico più liquide e pratiche. I lingotti più leggeri vanno invece incontro a chi ha l’intenzione di investire somme di denaro ridotte.

Custodire oro fisico

20 agosto 2013



custodire oro fisico

 

Si sente spesso parlare di oro fisico come mezzo d’investimento, spiegandone magari le modalità di acquisto, vendita e le diverse forme con cui l’oro fisico si trova in circolazione. Il problema di trovare un luogo sicuro dove custodire l’oro fisico acquistato, nella massima sicurezza, durante l’orizzonte dell’investimento, viene spesso ingiustamente trascurato.

La custodia dell’oro fisico equivale ad un fattore essenziale, che se trascurato può esporre gli oggetti acquistati (come lingotti, monete d’oro, ecc.) a grossi quanto inutili rischi.

Ovviamente, come per ogni servizio che si rispetti, custodire in un luogo sicuro l’oro fisico di vostra proprietà, avrà un costo a vostro carico direttamente proporzionale alle garanzie che vi vengono offerte da chi se ne occupa.



I fattori da considerare per una buona scelta di un luogo sicuro dove custodire oro fisico, dunque, sono due: il primo corrisponde al grado di affidabilità e sicurezza che l’oro depositato vi ritorni indietro nel momento in cui ne abbiate la necessità (il livello sarà abbassato dalla probabilità di furti e l’eventuale mancanza di assicurazioni contro imprevisti); il secondo fattore è ovviamente il prezzo proposto dal gestore (privato o società) del servizio, che varierà in base alla sicurezza del luogo, alle garanzie offerte, alla quantità (quindi al valore) dell’oro fisico da voi depositato e al tempo compreso tra il deposito e il ritiro da parte vostra.

Nonostante la sicurezza sia un importante fattore per quanto riguarda la custodia di oro fisico, un eventuale abuso può causare grossi costi, capaci di ridurre notevolmente il rendimento effettivo dell’investimento in oro fisico. La scelta ideale, per muoversi adeguatamente nel mercato dell’oro fisico senza rischi, è dunque di bilanciare il tutto, con servizi affidabili a costi contenuti, cercando in ogni caso di non custodire oro fisico in casa, soprattutto se la quantità è elevata.

Marc Faber e la “bolla” dell’oro fisico

12 agosto 2013

 

marc faber

Un’interessante affermazione sul confronto tra il mercato dell’oro fisico e il mercato delle azioni, ossia due tra le principali alternative di chi si occupa di investire denaro, è stata fatta dallo svizzero Marc Faber, noto esperto in materia, in quanto investitore e direttore della società Marc Faber Ltd.

Marc Faber ha preso in esame l’ipotesi assurda che il mercato dell’oro fisico possa essere considerato come una “bolla”. Una bolla speculativa, ricordiamo, nasce con un eccesso di domanda rispetto all’offerta, che porta ad un improvviso aumento del prezzo del bene, non causato da fattori che normalmente influenzano lo stesso.

Secondo Faber, le bolle sono altre, come il mercato azionario delle società più note. Le persone che possiedono azioni della Apple, ad esempio, secondo lo svizzero “sono maggiori rispetto a tutti gli investitori mondiali di oro fisico”. Faber fa anche riferimento alle bolle che si ebbero nel 1989 con i titoli giapponesi e all’inizio del nuovo millennio con i titoli tecnologici.

Inoltre, durante diverse conferenze a cui continuamente partecipa Marc Faber in tutto il mondo, l’investitore spesso chiede al pubblico: “Quanti di voi possiedono oro fisico a fini di investimento?” ed ogni volta la percentuale di persone che risponde in maniera affermativa è piuttosto bassa.

Per tutti i motivi sopra citati, Marc Faber afferma senza ombra di dubbio che l’oro fisico non potrà mai essere considerato come una bolla, contrariamente a diverse tipologie di azioni.

Marc Faber ha infine chiuso l’intervista al portale Hard Assets Investitor con un consiglio nei confronti degli investitori, che farà ben sperare chi vuole prendere in considerazione l’oro fisico nonostante i cali dell’ultimo periodo: “A mio parere, l’oro fisico costituisce un’importante fonte d’investimento che troppo spesso viene trascurata dagli investitori. Ritengo che la giusta percentuale del portafoglio finanziario da dedicare all’oro fisico, debba essere del 25%”.

Oro fisico, prezzo spot e prezzo finale in fase di acquisto

6 agosto 2013

 

 

or fisico

Quando si vuole acquistare oro fisico per effettuare un investimento di breve o lunga durata, una delle principali scelte da fare è quella di decidere il metodo d’acquisto, ossia dove acquistare, con quali modalità e la quantità di lingotti, monete, dischi d’oro, ecc. da prendere in considerazione per l’investimento.

Innanzitutto, chi opera nel mercato dell’oro fisico presenterà i propri prodotti tramite cataloghi, che nella maggior parte dei casi si possono consultare sul sito web dell’agenzia. Nel catalogo, verranno descritte le varie tipologie di oro fisico con le rispettive caratteristiche, come i dettagli sulla composizione, la percentuale di oro puro contenuta nell’oggetto preso in considerazione e il prezzo in euro o in dollari al grammo, oppure all’oncia (unità di misura usata specialmente negli Stati Uniti, ma anche altrove nel mercato dell’oro).

Proprio sul prezzo, presentato dalle agenzie per la vendita dell’oro fisico, va fatto un importante appunto per non incorrere in spiacevoli inconvenienti. Non sempre, infatti, esso rappresenta quanto effettivamente andrete a pagare per l’oro richiesto. Il prezzo dell’oro fisico può essere reso noto sotto forma di prezzo spot o prezzo finale. Nel primo caso, il prezzo equivale alla quotazione che al momento dell’acquisto prevale sul mercato internazionale dell’oro fisico, e dunque non c’entra assolutamente nulla con il prezzo adottato dalla singola agenzia. Il guadagno vero di chi si occupa della vendita dell’oro fisico, sta infatti nella differenza tra il prezzo finale e il prezzo spot. La componente che figura nel prezzo finale, in aggiunta al prezzo spot, viene chiamata premio, che varierà in base all’agenzia a cui vi riferite. E’ dunque bene, prima di effettuare un investimento in oro fisico, informarsi bene sul premio (espresso in percentuale) in vigore per ogni singola agenzia, optando infine per quella più conveniente.

Prezzo oro fisico, le previsioni della Credit Suisse

29 luglio 2013

prezzo oro fisico

Le previsioni rese note dalla Credit Suisse sul mercato dell’oro fisico parlano chiaro: il calo subito nel 2013 dal metallo prezioso non finirà di sorprendere e gli esperti attendono nuove svolte negative fino al termine di quest’anno. L’azienda di Zurigo, secondo un’indiscrezione diffusa da Maria Kolesnikova per il sito web finanziario statunitense Bloomberg, prevede che il prezzo internazionale dell’oro fisico scenderà attorno ai 1.000 dollari per oncia entro la fine di quest’anno, ossia al di sotto dei 30 euro al grammo.

L’oro, in caduta libera dalla fine del 2012, sembra dunque essere in procinto di perdere valore anche nei prossimi mesi. La motivazione relativa alla previsione della Credit Suisse, corrisponderebbe all’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti e nelle altre grandi economie, che dovrebbe rimanere ad un livello basso, con tassi di crescita trascurabili.

La notizia ancor più allarmante è però la previsione sul prezzo dell’oro fisico nel lungo periodo. Sempre l’azienda Credit Suiss, sosterrebbe che dopo aver toccato entro la fine di quest’anno la cifra di 1.000 dollari all’oncia, il prezzo dell’oro subirebbe un continuo calo, seppur lieve, anche nei prossimi cinque anni.

Direttamente da Credit Suisse arrivano conferme. Ric Deverell, responsabile della ricerca nell’ambito delle materie prime presso la banca svizzera, in una recente intervista ha dichiarato che difficilmente i prezzi bassi dell’oro fisico possano attirare l’interesse delle banche centrali: questo fattore, secondo Deverell, schiaccerebbe completamente il mercato dell’oro fisico, assieme al basso tasso di inflazione previsto per il prossimo orizzonte di 1-3 anni.

Le banche centrali, visto l’andamento dell’oro, come già detto non sono più intenzionate ad acquistarlo e anzi, l’obiettivo comune è quello di disfarsi delle riserve accumulate. Deverell, criticando la strategia optata dalla maggior parte delle banche, sostiene che esse facciano un gioco sporco: quando conviene investire (fino a settembre dello scorso anno) acquistano oro, ma quando c’è crisi (periodo attuale) non affrontano il rischio e contribuiscono alla caduta del mercato dell’oro.

Oro fisico, come approfittare del calo

21 luglio 2013

 

oro fisico

Nonostante il mercato dell’oro fisico per fini di investimento non stia attraversando un periodo particolarmente allegro, tra gli esperti in materia c’è comunque una parte che non vede quest’era come totalmente oscura.

La quotazione dell’oro fisico, dallo scorso settembre in poi (e con un notevole picco negativo dall’inizio di quest’anno) ha subito un crollo spaventoso, calando di ben 13 euro al grammo secondo l’indice Fixing di Londra. Dai 43.20 euro registrati al termine della scorsa estate, nella seconda metà di giugno è stata toccata la cifra record di 30.20 euro al grammo.

Questo trend, ovviamente, sta colpendo in modo non trascurabile tutto il mercato dell’oro fisico in generale: da chi detiene il metallo prezioso per investire il proprio patrimonio, a chi semplicemente possiede, in casa, una grossa quantità di oro e gioielli, che fino a pochi mesi fa, dalla vendita di oro usato, poteva trarre un profitto nettamente superiore rispetto alle cifre in vigore tutt’ora.

Se a rimanere deluso è specialmente chi, in passato, ha optato per un investimento in oro fisico che riteneva sicuro, magari perché attirato dal buon andamento di questo mercato, allora c’è anche chi cerca di vedere uno spiraglio di luce dai prezzi bassi dell’oro fisico.

La strada è infatti apparentemente spianata per chi ha ora in mente di effettuare un investimento in oro fisico, visto che il prezzo da pagare è ai minimi storici (dall’estate del 2010 non venivano registrate cifre così eclatanti) e in caso di svolta il rendimento potrebbe assumere sembianze molto interessanti.

I problemi, d’altra parte, sono due. Il primo è quello di trovare una controparte disposta a vendere oro fisico ai bassi prezzi di mercato; la seconda è rappresentata dal rischio che il trend non cambi e che il calo, dunque, non registri a breve una fase di arresto che in molti aspettano da mesi.

La crisi dei “Compro oro”

15 luglio 2013

 

 

compro oro

Con il netto calo del prezzo dell’oro sul mercato internazionale, i negozi specializzati per l’acquisto e la vendita da e verso il pubblico sono anch’essi entrati, di conseguenza, in un periodo di profonda crisi. Il vero fattore che ha scatenato tutto questo, è proprio l’assenza di fondi e quindi di denaro che gira nel mercato dell’oro fisico.

In ogni zona d’Italia, del nostro continente e anche oltre, sono diversi i centri “Compro oro” che negli ultimi mesi hanno dovuto prendere la drastica decisione di dover rinunciare al proprio business, chiudendo l’attività che procedeva senza intoppi almeno fino allo scorso autunno, con un regolare andamento del mercato dell’oro (caratterizzato dai soliti rialzi e ribassi) che manteneva stabile la frequenza del pubblico presso l’attività del Compro oro.

La ripida discesa incontrastata che ha subito il mercato dell’oro negli ultimi nove mesi, ha però causato un cambiamento nel comportamento del pubblico, che visto l’andamento preferisce, sempre più in massa, detenere oro e gioielli piuttosto che cederlo al negozio Compro oro di fiducia per pochi euro al grammo (il 26 giugno per poco non si scendeva al di sotto della soglia dei 30 euro al grammo).

In un’intervista rilasciata pochi giorni fa al quotidiano “La Repubblica”, uno sfortunato proprietario di un centro Compro oro denuncia quello che sta accadendo negli ultimi mesi: “Quanto è diminuita la frequenza dei clienti? Del 50-75% rispetto allo scorso anno. Ormai gli unici che si rivolgono a negozi come il mio sono i cosiddetti clienti alla ‘canna del gas’, ossia il pensionato che non sa come pagare l’affitto, la coppietta alle prese con la rata del mutuo, ma c’è anche chi addirittura per pagare la bolletta della luce si vende la collanina che gli ha lasciato la mamma”.

La crisi nel mercato dell’oro fisico

11 luglio 2013

 

 

oro

La crisi, da qualche anno a questa parte, sta caratterizzando e non poco, nel nostro paese, questo arduo periodo storico, alla pari di molti altri paesi d’Europa e sparsi più in generale in tutto il mondo. Fino a qualche tempo fa, la dritta principale consigliata dagli esperti per mettere al sicuro i propri risparmi, tenendoli al riparo dall’aumento continuo dell’inflazione e dai miseri tassi d’interesse in vigore, era quello di investire grandi cifre nel mercato dell’oro fisico. Da diversi mesi, nonostante i depositi bancari offrano rendimenti annuali sempre più bassi e la crisi economica non sembri diminuire, anche il mercato dell’oro sta cadendo in un profondo periodo di crisi.

Dall’inizio del 2013 e ancor oggi, la quotazione dell’oro fisico sta registrando continuamente trend negativi, sorprendendo puntualmente gli investitori che non perdono la fiducia e che attendono uno scossone in positivo da un momento all’altro. Il prezzo dell’oro fisico in dollari all’oncia, negli ultimi giorni (fine giugno) è arrivato a raggiungere l’incredibile cifra di 1.221, prezzo che riporta alla profonda crisi dell’estate 2010. L’andamento, in ogni caso, non esclude ulteriori ribassi nel breve periodo, anche notevoli.

Il prezzo attuale dell’oro fa rabbrividire, se si pensa al valore record di circa trent’anni fa, quando la cifra in dollari all’oncia arrivò a ben 2.300. Ma non bisogna allontanarsi molto col tempo per trovare altre grandi differenze rispetto al costo attuale dell’oro fisico: circa nove mesi fa, verso la fine di settembre 2012, l’oro arrivò a toccare i 1.750 dollari all’oncia. Riportando le cifre in euro al grammo e considerando i massimi e i minimi dell’ultimo anno, registrati rispettivamente il 28 settembre 2012 e il 26 giugno 2013, il calo è stato pari a ben 13 euro al grammo, ossia da 43,20 a 30,20.

Le principali forme di oro fisico

22 maggio 2013

Un investimento in oro fisico può essere effettuato tramite l’acquisto di vari oggetti che corrispondano a quanto presente nella definizione di “oro fisico”, ovvero oro pressoché puro (in genere si tollera, al più, uno 0,5% di “scorie”), indipendentemente dalla forma e senza particolari ritocchi artistici.

 

La tipologia di oro fisico più gettonata è senza dubbio la categoria dei lingotti d’oro, tra l’altro l’unica considerata a Londra dalla London Bullion Market Association (LBMA), nella determinazione del Fixing. Il lingotto dovrà riportare il contenuto effettivo di oro (grado di purezza) e il suo peso.

 

L’oro fisico sotto forma di lingotto include diverse sottocategorie: sul mercato della LBMA, gli unici ad essere trattati sono i lingotti Good Delivery, dal peso standard di 400 once (quasi 12 chili e mezzo). Tra gli altri lingotti in commercio, sono noti gli svizzeri Credit Suisse, Pamp Suisse e Haraeus; dagli Stati Uniti i Johnson Matthey e Engelhard; fino ad arrivare ai nostrani Mario Villa.

 

Un altro pilastro dell’oro fisico è rappresentato dalle monete d’oro, da non confondere con quelle ricercate dai collezionisti di numismatica, esse composte magari da una piccola percentuale d’oro e dunque di alto valore in termini di rarità di zecca, ma non per quanto riguarda l’oro fisico.

 

L’investitore in oro fisico con l’intenzione di puntare sulle monete, andrà a caccia delle varie 20 lire di Vittorio Emanuele (Regno d’Italia) o Umberto I. Uscendo dal nostro Paese ed estendendoci a livelli internazionali, si possono trovare molte altre monete d’oro fisico ricercate in tutto il mondo, come la sudafricana Kruggerand, la viennese Filarmonica, procedendo con le Maple Leaf, Nugget e American Eagle.

 

Semplificando il concetto, la scelta da fare per investire in oro fisico è dunque rappresentata dal bivio tra lingotti e monete. Generalmente la prima opzione è consigliata, perché reputata più autentica e al passo con il mercato dell’oro fisico rispetto alla seconda, in quanto i lingotti sono i principali protagonisti nel mercato di Londra.