Le Monete Aurifere




In questa pagina cercheremo di imparare a conoscere tutte le monete d’oro.

Impareremo a riconoscere i veri dai falsi e vedremo dei veri e propri capolavori coniati dai più disparati stati, tutto in un ottica di investimento a lungo termine.

 

 

La Sterlina D’ Oro – Sovrana – Sovereign

 

Tre modi per definire quella che da secoli è la Moneta in oro.

La sterlina d’ oro è la moneta d’ oro per eccellenza, la collettività al parlare di monete in oro associa immediatamente la sterlina in oro.

 

Inziamo con una piccolissima scheda:

 

 

Sterlina in Oro moderna

Sterlina in Oro moderna, finitura PROOF

Nome: Gold Sovereign
Paese: Gran Bretagna
Peso: 7,9881 grammi
Spessore: 1,52 millimetri
Diametro: 22,05 millimetri
Titolo: 22 carati (91,67%)
Peso in oro: 7,3224 grammi

 

Breve storia della Sterlina in oro

Prima Sterlina in Oro

Prima Sterlina in ORO






 

Sovrana (in inglese: Gold Sovereign) è il nome di una moneta d’oro inglese emessa per la prima volta nel 1489 da Enrico VII ed ancora in produzione. La moneta aveva il valore nominale di una sterlina o 20 shilling, ma in realtà era in primo luogo un pezzo d’oro senza indicazione del valore. Il nome “sovereign” deriva dal maestoso ritratto impresso moneta, uno dei primi a mostrare il re di faccia seduto in trono, mentre al rovescio era rappresentato lo stemma reale con la rosa dei Tudor. In Italia è comunemente indicata col nome di Sterlina d’Oro.

Le sovrane originali erano d’oro a 23 carati (96%) e pesavano 240 grani o mezza oncia troy (15,6 grammi). Enrico VIII ridusse la purezza a 22 carati (92%), che divenne (e rimane) lo standard delle monete d’oro (cosiddetto crown gold) sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti; il peso della sovrana fu ripetutamente abbassato fino a quando, con la legge del Great Recoinage emessa nel 1816, il contenuto di oro fu fissato agli attuali 113 grani (7,3224 grammi), equivalenti a 0,235421 oncia troy. Oltre alla sovrana la Royal Mint coniò anche la moneta da 10 shilling (mezza sovrana), quella da £2 (doppia sovrana) e quelle da £5 (quintupla sovrana). Solo la sovrana e la mezza sovrana erano normalmente coniate per la circolazione.

La coniazione della sovrana fu interrotta dopo il 1604, sostituita prima dalla Unite, poi dal Laurel, ed infine dalla Ghinea. La produzione della sovrana iniziò di nuovo nel 1817, e il nuovo rovescio era quello con San Giorgio che uccide il drago, inciso da Benedetto Pistrucci. Lo stesso disegno è ancora in uso nella sovrana d’oro coniata nel Regno Unito, anche se altri rovesci sono stati usati durante il regno di Guglielmo IV, Vittoria, Giorgio IV ed Elisabetta II.

Nel periodo vittoriano era abitudine della Bank of England di ritirare dalla circolazione le sovrane e le mezze sovrane rovinate e riconiarle. Di conseguenza anche se sono state coniate un miliardo circa di pezzi, questo numero include quell’oro che è stato coniato e riconiato più volte. Si stimava che un pezzo potesse circolare per circa 15 anni prima che il peso diminuisse al di sotto del minimo previsto perché la moneta non perdesse il suo valore legale. In particolare era la mezza sovrana che circolava nell’Inghilterra vittoriana. Molte sovrane invece passarono il loro tempo nei caveau delle banche. Si è stimato che solo l’1% di tutte le sovrane d’oro che sono state coniate, siano ancora in condizione da poter essere collezionate. Nel 1891 si decise che le monete sotto peso sarebbero state sostituite con monete nuove. Contemporaneamente le monete battute prima del 1837 furono dichiarate fuori corso. Questo oro fu riconiato in 13.680.486 mezze sovrane nel 1892 e in 10.846.741 sovrane nel 1900 (entrambe alla sede di Londra della Royal Mint).

I coni di dritto delle sovrane nel XIX secolo furono usati, quando erano troppo usurati, per coniare il farthing (un conio di dritto produce in genere 100.000 monete). La sovrana fu coniata in grandi quantità fino alla prima guerra mondiale, quando il Regno Unito uscì ufficialmente dal gold standard. Da allora e fino al 1932, le sovrane furono prodotte solo alle sedi di Melbourne, Sydney, Perth, Bombay, Ottawa e Pretoria (escluse alcune nel 1925 prodotte a Londra nel quadro del tentativo fallito di Winston Churchill di tornare al gold standard). L’ultima emissione regolare fu quella del 1932 a Pretoria. La produzione fu ripresa nel 1957, sembra per prevenire la produzione di monete contraffatte in Siria ed Italia. Alcune pubblicazioni del tesoro sembrano indicare che le sovrane erano ampiamente usate per sostenere la politica estera britannica nel Medio Oriente ed era importante che queste monete mantenessero il loro standard, giacché diverse persone ricevevano sotto forma di sovrane il pagamento dei loro servigi al governo britannico.

La sovrana è stata prodotta come moneta-lingotto fino al 1982. Da allora fino al 1999, furono prodotte solo monete con fondo a specchio ma dal 2000 è stata anche ripresa la monetazione precedente. Attualmente la sovrana è coniata alla Royal Mint in Pontyclun, Mid-Glamorgan, Galles. Le monete sono prodotte con il metallo prezioso che è custodito separatamente dal resto della zecca. Questa a sua volta è protetta dalla polizia del Ministero della Difesa. Agli impiegati non è permesso di usare nessun tipo di monete metalliche all’interno della zecca; le monete sono sostituite da gettoni di plastica.

(Fonte Wikipedia)

 

 

Il Krugerrand

 

 

Il Krugerrand è una moneta d’ oro sudafricana coniata per la prima volta nel 1967 con l’obiettivo principale di sostenere sul mercato l’oro sudafricano.

Il Krugerrand è mezzo di pagamento legale in Sudafrica anche se in origine non era stato inteso come vera e propria valuta.

Il nome di questa moneta d’oro deriva dal ritratto di Paul Kruger impresso al dritto , mentre al rovescio si trova una gazzella (springbok), uno dei simboli nazionali del Sudafrica. Il nome “Suid-Afrika/South Africa” è indicato insieme con il valore nominale in afrikaans e in inglese. Kruger fu un uomo politico della fine dell’Ottocento che fu presidente della Repubblica del Transvaal.

Il Krugerrand fu la prima moneta in lingotti ad essere trattata al valore di mercato del suo effettivo contenuto in oro.

Nel caso invece di altre monete d’oro precedenti, come la britannica Gold Sovereign, il valore nominale poteva divergere anche sensibilmente dal valore dell’effettivo contenuto in oro.

Il Krugerrand è stata inoltre la prima moneta a contenere un’oncia di oro fino e ad essere destinata a costituire uno strumento per il possesso legale dell’oro da parte di privati. In particolare, il fatto che il Krugerrand fosse un mezzo di pagamento legale, permetteva ai cittadini statunitensi di possederlo legalmente dato che in quel periodo la legge americana vietava il possesso di oro in lingotti ma permetteva quello di monete d’oro straniere.

Tuttavia a seguito delle sanzioni contro il Sudafrica durante l’apartheid, negli anni settanta e ottanta in diversi Stati occidentali è stata vietata l’importazione di Krugerrand d’oro, poi riammessa nel periodo 1990-1994.

Nel periodo 1967-1969 sono state coniate 40 000 monete all’anno presso la Zecca di Pretoria. Nel 1970 la quantità di Krugerrand è salita a 211 018 monete. La soglia del milione è stata oltrepassata nel 1974 con 3,2 milioni di monete coniate mentre il record assoluto è stato raggiunto nel 1978 con sei milioni di Krugerrand.

In seguito alle sanzioni anti-apartheid la produzione di Krugerrand è sensibilmente calata e ha raggiunto nel 1995 il suo record negativo con 8 285 monete da un’oncia. Il punto più basso per il conio dell’intera serie di Krugerrand è stato di 23 277 nel 1998. I livelli di produzione annua sono tornati a salire dal 2000 in poi anche se non sono tornati ai livelli precedenti all’introduzione delle sanzioni.

Nel 1980 sono stati introdotti altri tre tagli, da 1/2, 1/4 ed 1/10 di valore. In totale sono stati coniati 54,5 milioni di pezzi.

In origine il Krugerrand veniva venduto con una commissione del cinque per cento sul valore del suo contenuto in oro e veniva coniato in un unico taglio, quello da un’oncia, vale a dire 31,1035 grammi di oro fino. Attualmente il Krugerrand è coniato in diversi tagli e la commissione è soltanto dell’uno per cento sul prezzo di mercato dell’oro.

Dal momento che il Krugerrand è coniato in una lega contenente il 91,67 per cento di oro puro (22 carati), una moneta pesa in realtà 1,0909 once pari a 33,93 grammi. Il resto della massa della moneta è costituito da 2,826 grammi di rame che dà al Krugerrand il suo aspetto arancio a differenza di altre monete d’oro che vengono coniate in lega d’argento. L’utilizzo di una lega è volto a rendere le monete d’oro più resistenti e durature e a proteggerle meglio dai graffi.

Il successo del Krugerrand ha fatto sì che anche altri stati produttori d’oro abbiano avviato il conio di proprie monete auree. Tra queste la Maple Leaf Canadese (1979), la Nugget australiana (1981) e la Gold Eagle statunitense (1986).

Nel 2006 in occasione di un’esposizione numismatica sono state coniate per la prima volta all’estero 500 serie comprendenti tutti i quattro tagli del Krugerrand. La Zecca di Stato di Berlino in Germania ha emesso le serie in collaborazione con la Zecca sudafricana. Una versione speciale del Krugerrand inserita nelle 500 serie commemorava il disegnatore del Krugerrand, il berlinese Otto Schultz.

 

Grandezza (oncia) Peso in grammi Contenuto in oro in grammi Purezza 1,000 Diametro in mm Spessore in mm
1/1 33,93 31,10 0,917 32,61-32,67 2,74-2,84
1/2 16,96 15,55 0,917 26,93-27,07 2,12-2,21
1/4 8,48 7,77 0,917 21,94-22,06 1,79-1,89
1/10 3,39 3,11 0,917 16,45-16,55 1,25-1,35

 

 

(Fonte: Wikipedia)

 

Wiener Philarmoniker – 100 euro Oro Austria

 

 

Tra le monete moderne austriace Bullion annoveriamo questo capolavori di arte contemporanea.

 

  • 100 Euro Austria Oro
  • Peso 31,103 Grammi
  • Oro al 99,99%
  • Diametro 37,00mm
  • Spessore 2mm

 

Dal 2002 con impressa la scritta 100 euro sulla  oncia, 50 euro sulla mezza oncia, prima della moneta unica riportava 2000 scellini e 1000 scellini.

Finiture meravigliose per quella che personalmente è  la più bella moneta in oro mai coniata disegnata da Thomas Pesendorfer, in differenti tagli compreso quello da 31103grammi (eh si 31kg!) dal valore facciale di 100.000 euro tirata in 15 pezzi dal diametri di 370mm!!!!

 

 

20 LIRE ORO ITALIA – Marengo

 

20 lire oro Umberto

Vittorio Emanuele II

La moneta di RE Vittorio Emanuele al diritto presentava la testa nuda del re volta a sinistra, intorno “VITTORIO EMANUELE II” ed in basso la data. Sotto al collo “FERRARIS”.
Al rovescio c’era lo stemma sabaudo coronato e con il collare dell’ annunziata e intorno rami di lauro e di querciae la scritta REGNO D’ITALIA. Il valore era posto sotto lo scudo dello stemma. In basso il segno di zecca a sinistra ed il monogramma della Banca d’Italia a destra.

Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 21 mm, il peso è di 6,45 g ed il contorno è rigato.

  • Negli esemplari coniati nel  1861l simbolo della zecca di Torino “T” è stato ribattuto su quella di Firenze “F”.

La moneta di Re umberto I al diritto presentava la testa nuda del re volta a sinistra, intorno “UMBERTO I – RE D’ITALIA” ed in basso la data. Sotto al collo “Speranza”, l’autore:  Filippo Speranza

Al rovescio c’era lo stemma sabaudo coronato e con il collare dell’ Annunziata e intorno rami di lauro e di quercia. Il valore è posto ai lati dello scudo. In basso il segno di zecca a sinistra. Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 21 mm, il peso è di 6,45 g ed il contorno è rigato.

Vittorio Emanuele III

Esistono diverse monete coniate a nome di Vittorio Emanuele III con il valore di 20 lire:

  • “Aquila sabauda” Oro
diritto: la testa nuda del re volto a sinistra, intorno “VITTORIO EMANUELE III”. Sotto il collo il nome dell’incisore SPERANZA, Filippo Speranza.
rovescio: Aquila araldica spiegata e coronata con lo scudo sabaudo nel petto. In alto, circolarmente, fra due nodi, la leggenda: REGNO D’ITALIA e nel basso, il segno di zecca tra due stellette con il valore alla sinistra e la data a destra. 

Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 21 mm, il peso è di 6,45 g ed il contorno è rigato (con una rigatura molto sottile).

  • “Aratrice”  Oro
diritto: il semibusto in uniforme e testa nuda del re volto a sinistra, intorno “VITTORIO EMANUELE III” ed in basso a sinistra un nodo di Savoia in un rettangolo.
rovescio: un’allegoria rappresentante l’Italia agricola, recante un fascio di spighe nella sinistra mentre con la destra regge l’aratro. Ai lati, il valore, in alto “REGNO D’ITALIA”; nel basso a sinistra il nome dell’autore del modello E.BONINSEGNA M. e a destra quello dell’incisore L.GIORGI INC. Nell’esergo la data tra il segno di zecca e la stella d’Italia. tuttavia le monete recanti la data 1910 furono fuse, causa una differenza nel titolo, di essi furono salvati solo 6 esemplari e non fu autorizzata l’emissione.

Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 21 mm, il peso è di 6,45 g ed il contorno è rigato.

  • “Fascetto” Oro
diritto: la testa nuda del re volta a sinistra, con il nome dell’autore, A.MOTTI sotto il collo; attorno “VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA”.
rovescio: fascio littorio con scure a destra. Alla sinistra, in due righe, “LIRE 20” con sotto il segno della zecca; alla destra del fascio, in due righe, “OTTOBRE 1922 -” e nel basso, “1923”.  La moneta è da considerarsi una coniazione commemorativa della Marcia su Roma.

Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 21 mm, il peso è di 6,45 g ed il contorno è rigato.

  • “Cappellone d’oro” Oro 1928
diritto: il semibusto in uniforme e testa elmata del re volto a sinistra; a sinistra la leggenda “VITT.EM.III.RE”.
rovescio: parte superiore del fascio littorio con alla destra, la scure, su cui il motto in sei righe anziché sette: “MEGLIO.VIVERE./UN.GIORNO.DA/LEONE.CHE./CENTO ANNI./DA.PECO-/RA.” In alto: “ITALIA” Sul bordo, circolarmente, “ORO PROVA”; alla sinistra del fascio, in alto, “MCMXXVIII” e nel basso, in due righe, “MCMXVIII/A.VI”. Queste monete furono coniate a Roma nel 1928 Tali monete sono da considerarsi delle prove delle successive emissioni in argento in quanto il loro peso non corrispondeva al valore di 20 lire, bensì si aggirava attorno alle 400 e come tale non poteva circolare. La moneta venne coniata per commemorare il primo decennale della vittoria della Prima Guerra Mondiale.

Il titolo è di oro 900/1000, il diametro è di 35,5 mm, il peso è di 32,25 g ed il contorno è rigato.

“Cappellone” o “Elmetto”, 1928

(Fonte : Wikipedia)

 

 

 

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