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Investire in oro fisico: cosa propone il mercato

4 aprile 2014

Investire in oro fisico, ecco le novità

investire in oro fisico

Visto che non tutti sono nelle possibilità di acquistare oro fisico, in via diretta, valutiamo le principali strategie di investimento proposte dal mercato, oltre agli ETF (Oro cartaceo):

  1. Non si acquista oro fisico, se non indirettamente, attraverso un piano di accumulo espresso in una delle valute ufficiali (ad es. dollari). Ciò che fondamentalmente si ha, quindi, è oro finanziario. Il piano di accumulo è un piano prioritariamente di risparmio. Quindi, periodicamente si versa la quota, in termini della valuta di riferimento. E’ possibile, poi, monetizzare il rendimento, in termini di oro fisico
  2. Aprire un conto deposito espresso in oro finanziario (unità di misura:1 oncia)

Acquistare oro fisico

Quando si acquista indirettamente oro fisico, bisogna sempre leggere bene le condizioni contrattuali del prodotto che si sta acquistando. Si tratta pur sempre di un prodotto finanziario e le caratteristiche potrebbero essere tali da incorporare alcune condizioni vincolanti il rendimento finale, come negli ETF che propongono la differenziazione di portafoglio e sono agganciati a benchmark di riferimento.

Il mercato ufficiale regolamento da prendere in considerazione, se si intende acquistare oro finanziario, è il NYMEX. Tale mercato è, infatti, riferito alle commodities (beni sottostanti agli strumenti finanziari che, quindi, incorporano un valore derivato).
Se poi non si ha fiducia nell’acquisto, in via indiretta o mediata dell’oro fisico, attraverso strumenti finanziari o prodotti di mercato, si può:

  • Investire in depositi di oro fisico, presso le banche o istituti che offrono tale alternativa. Accertarsi che i lingotti d’oro posseggano i requisiti richiesti dal mercato (ad es. certificazione good delivery)
  • Investire in beni da investimento (contenuto intrinseco:oro) che abbiano, al contempo, un valore numismatico (monete d’oro).
  • Acquistare direttamente oro fisico, valutandone i requisiti e metterlo in custodia. Il mercato di riferimento (oltre alle varie segmentazioni dell’offerta commerciale) da prendere in considerazione per acquistare oro fisico (monete o lingotti d’oro) è l’LBMA.

 

Quali sono i requisiti che dovrebbe avere l’oro fisico (lingotti d’oro, placchette d’oro) per essere valutato bene dal mercato (oro da investimento e non bene rifugio, in senso convenzionale)?

  • Il peso deve eccedere 1 grammo
  • La purezza deve essere pari o superiore al 99,5% (E’ il caso del marchio good delivery)

Se l’oro fisico è valutato quale bene di investimento (da non confondere con l’investimento indiretto in oro fisico o in oro finanziario/cartaceo), vi sono degli indubbi vantaggi fiscali, tra i quali l’esenzione Iva.

Il rischio dell’investimento in Oro fisico, tramite gli ETF

20 marzo 2014

investire in oro fisico

I rischi di investire in oro fisico

L’oro fisico è un argomento complesso che da sempre interessa non solo gli investitori ed i risparmiatori, ma molti economisti del valore.

Associare del contenuto intrinseco e quindi valore all’Oro fisico perché dovrebbe rientrare in logiche di mercato, istituzionali e non?

L’Oro fisico è anche un bene di investimento, così come riserva di valore. E’, però, da dire che il trend dei prezzi si sviluppa su un sentiero di medio/lungo periodo (ridotta volatilità) e che quindi il picco dei prezzi si verifica lentamente dopo piccole variazioni sospette delle quotazioni. Ecco spiegato perché il 2013 è stato un anno di sorpresa per molti investitori, ma prevedibile, in base alle dinamiche strategiche degli investitori istituzionali.
Investire in oro fisico, con l’aspettativa del rendimento, implica essere informato sullo scenario internazionale (Oro fisico associato all’Oro cartaceo o finanziario). Il fatto è che l’emissione di Oro finanziario non è rapportato con certezza all’Oro fisico. In analogia al fenomeno della “corsa agli sportelli”, si potrebbe essere in possesso di titoli non scambiabili in oro, allorquando lo si richieda in massa.

 
Spieghiamoci meglio, illustrando la logica di funzionamento degli ETF (Exchange Traded Fund):

 

  • Si tratta di azioni o titoli che hanno un valore derivato, il cui benchmark (target di riferimento) è quotato nel mercato. Nel nostro caso, si tratta dell’Oro fisico. Può essere indicizzato a qualsiasi altro indice di borsa (ad es. Nasdaq). Quindi, il termine di riferimento non è l’oro, semmai un benchmark che è in funzione dell’oro, rispecchiando pesi e composizione dell’indice base.
  • La valuta di negoziazione degli ETF è l’euro e non il dollaro o lo yen. Quindi, entra in scena un doppio rischio: quello riconducibile al mercato e quello di natura valutaria
  • Il possessore degli ETF può chiedere la conversione nel titolo o nel valore quotato, a seconda dell’andamento del benchmark
  • L’unica spesa a carico dell’investitore è la commissione per la tenuta degli ETF. Non vi sono commissioni per l’ingresso, l’uscita dal mercato, o per performance da rendimento
  • Il rischio di default non sussiste per gli ETF. L’unico rischio è di non avere più qualcosa di spendibile ma ciò non è da riferirsi all’ente emittente, bensì, a quel punto, all’intero sistema (rischio di natura sistemica). Senza, poi, considerare il fisiologico rischio di mercato (andamento negativo del benchmark di riferimento).

Viene, così, da chiedersi:

Se proprio si vuole investire in oro fisico, prevedendo un margine di rendimento atteso, non è meglio adottare una logica intra-day?

Forse, potrebbe risultare poco redditizia. Ma non bisogna dimenticare che il mercato dei futures ha un comportamento molto diverso da quello del sottostante-oro fisico.

Per il resto, acquistare oro fisico, in termini di oro cartaceo, molte volte sembra essere l’unica alternativa utile per chi non è nelle possibilità di rivolgersi a chi detiene (banche ed istituti autorizzati) fisicamente l’oro (lingotti) e lo propone ai clienti. Ma in quest’ultimo caso l’obiettivo è il risparmio (custodia contro valuta) e non l’investimento.

L’ oro Cartaceo

13 novembre 2012



L’ oro cartaceo si può acquistare sotto forma di ETF o di certificati e potete trattarli tramite la vostra piattaforma di trading, proprio come se fossero delle azioni.

Non sono molto d’ accordo su questo tipo di investimento, specie nel lungo periodo, ci si accolla un rischio emittente (chi emette il certificato può fare default e quindi non pagare).

Teoricamente l’ emittente dell’ ETF ha tanto oro quanto l’ emittente dei certificati aurei.
Una porzione di ETF dovrebbe corrispondere ad una determinata quantità di oro fisico in possesso del soggetto emittente.

Se l’ emittente però vende più certificati dell’ oro che possiede (in sostanza Bluffa, sperando che non tutti i clienti chiederanno nello stesso tempo la consegna fisica dell’ oro) si è esposti al rischio default se malauguratamente tutti i clienti volessero entrare in possesso del loro oro.

La situazione è più o meno simile a quella che si prospetta oggi, a molti ETF corrisponde solo una parte di oro fisico.

Se vogliamo speculare sul rialzo (o ribasso) dell’ oro come mezzo può anche andare bene, se lo usiamo come “assicurazione”, come bene rifugio è molto meglio poterlo toccare con mano.