Archivio per luglio 2013

Prezzo oro fisico, le previsioni della Credit Suisse

29 luglio 2013

prezzo oro fisico

Le previsioni rese note dalla Credit Suisse sul mercato dell’oro fisico parlano chiaro: il calo subito nel 2013 dal metallo prezioso non finirà di sorprendere e gli esperti attendono nuove svolte negative fino al termine di quest’anno. L’azienda di Zurigo, secondo un’indiscrezione diffusa da Maria Kolesnikova per il sito web finanziario statunitense Bloomberg, prevede che il prezzo internazionale dell’oro fisico scenderà attorno ai 1.000 dollari per oncia entro la fine di quest’anno, ossia al di sotto dei 30 euro al grammo.

L’oro, in caduta libera dalla fine del 2012, sembra dunque essere in procinto di perdere valore anche nei prossimi mesi. La motivazione relativa alla previsione della Credit Suisse, corrisponderebbe all’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti e nelle altre grandi economie, che dovrebbe rimanere ad un livello basso, con tassi di crescita trascurabili.

La notizia ancor più allarmante è però la previsione sul prezzo dell’oro fisico nel lungo periodo. Sempre l’azienda Credit Suiss, sosterrebbe che dopo aver toccato entro la fine di quest’anno la cifra di 1.000 dollari all’oncia, il prezzo dell’oro subirebbe un continuo calo, seppur lieve, anche nei prossimi cinque anni.

Direttamente da Credit Suisse arrivano conferme. Ric Deverell, responsabile della ricerca nell’ambito delle materie prime presso la banca svizzera, in una recente intervista ha dichiarato che difficilmente i prezzi bassi dell’oro fisico possano attirare l’interesse delle banche centrali: questo fattore, secondo Deverell, schiaccerebbe completamente il mercato dell’oro fisico, assieme al basso tasso di inflazione previsto per il prossimo orizzonte di 1-3 anni.

Le banche centrali, visto l’andamento dell’oro, come già detto non sono più intenzionate ad acquistarlo e anzi, l’obiettivo comune è quello di disfarsi delle riserve accumulate. Deverell, criticando la strategia optata dalla maggior parte delle banche, sostiene che esse facciano un gioco sporco: quando conviene investire (fino a settembre dello scorso anno) acquistano oro, ma quando c’è crisi (periodo attuale) non affrontano il rischio e contribuiscono alla caduta del mercato dell’oro.

Oro fisico, come approfittare del calo

21 luglio 2013

 

oro fisico

Nonostante il mercato dell’oro fisico per fini di investimento non stia attraversando un periodo particolarmente allegro, tra gli esperti in materia c’è comunque una parte che non vede quest’era come totalmente oscura.

La quotazione dell’oro fisico, dallo scorso settembre in poi (e con un notevole picco negativo dall’inizio di quest’anno) ha subito un crollo spaventoso, calando di ben 13 euro al grammo secondo l’indice Fixing di Londra. Dai 43.20 euro registrati al termine della scorsa estate, nella seconda metà di giugno è stata toccata la cifra record di 30.20 euro al grammo.

Questo trend, ovviamente, sta colpendo in modo non trascurabile tutto il mercato dell’oro fisico in generale: da chi detiene il metallo prezioso per investire il proprio patrimonio, a chi semplicemente possiede, in casa, una grossa quantità di oro e gioielli, che fino a pochi mesi fa, dalla vendita di oro usato, poteva trarre un profitto nettamente superiore rispetto alle cifre in vigore tutt’ora.

Se a rimanere deluso è specialmente chi, in passato, ha optato per un investimento in oro fisico che riteneva sicuro, magari perché attirato dal buon andamento di questo mercato, allora c’è anche chi cerca di vedere uno spiraglio di luce dai prezzi bassi dell’oro fisico.

La strada è infatti apparentemente spianata per chi ha ora in mente di effettuare un investimento in oro fisico, visto che il prezzo da pagare è ai minimi storici (dall’estate del 2010 non venivano registrate cifre così eclatanti) e in caso di svolta il rendimento potrebbe assumere sembianze molto interessanti.

I problemi, d’altra parte, sono due. Il primo è quello di trovare una controparte disposta a vendere oro fisico ai bassi prezzi di mercato; la seconda è rappresentata dal rischio che il trend non cambi e che il calo, dunque, non registri a breve una fase di arresto che in molti aspettano da mesi.

La crisi dei “Compro oro”

15 luglio 2013

 

 

compro oro

Con il netto calo del prezzo dell’oro sul mercato internazionale, i negozi specializzati per l’acquisto e la vendita da e verso il pubblico sono anch’essi entrati, di conseguenza, in un periodo di profonda crisi. Il vero fattore che ha scatenato tutto questo, è proprio l’assenza di fondi e quindi di denaro che gira nel mercato dell’oro fisico.

In ogni zona d’Italia, del nostro continente e anche oltre, sono diversi i centri “Compro oro” che negli ultimi mesi hanno dovuto prendere la drastica decisione di dover rinunciare al proprio business, chiudendo l’attività che procedeva senza intoppi almeno fino allo scorso autunno, con un regolare andamento del mercato dell’oro (caratterizzato dai soliti rialzi e ribassi) che manteneva stabile la frequenza del pubblico presso l’attività del Compro oro.

La ripida discesa incontrastata che ha subito il mercato dell’oro negli ultimi nove mesi, ha però causato un cambiamento nel comportamento del pubblico, che visto l’andamento preferisce, sempre più in massa, detenere oro e gioielli piuttosto che cederlo al negozio Compro oro di fiducia per pochi euro al grammo (il 26 giugno per poco non si scendeva al di sotto della soglia dei 30 euro al grammo).

In un’intervista rilasciata pochi giorni fa al quotidiano “La Repubblica”, uno sfortunato proprietario di un centro Compro oro denuncia quello che sta accadendo negli ultimi mesi: “Quanto è diminuita la frequenza dei clienti? Del 50-75% rispetto allo scorso anno. Ormai gli unici che si rivolgono a negozi come il mio sono i cosiddetti clienti alla ‘canna del gas’, ossia il pensionato che non sa come pagare l’affitto, la coppietta alle prese con la rata del mutuo, ma c’è anche chi addirittura per pagare la bolletta della luce si vende la collanina che gli ha lasciato la mamma”.

La crisi nel mercato dell’oro fisico

11 luglio 2013

 

 

oro

La crisi, da qualche anno a questa parte, sta caratterizzando e non poco, nel nostro paese, questo arduo periodo storico, alla pari di molti altri paesi d’Europa e sparsi più in generale in tutto il mondo. Fino a qualche tempo fa, la dritta principale consigliata dagli esperti per mettere al sicuro i propri risparmi, tenendoli al riparo dall’aumento continuo dell’inflazione e dai miseri tassi d’interesse in vigore, era quello di investire grandi cifre nel mercato dell’oro fisico. Da diversi mesi, nonostante i depositi bancari offrano rendimenti annuali sempre più bassi e la crisi economica non sembri diminuire, anche il mercato dell’oro sta cadendo in un profondo periodo di crisi.

Dall’inizio del 2013 e ancor oggi, la quotazione dell’oro fisico sta registrando continuamente trend negativi, sorprendendo puntualmente gli investitori che non perdono la fiducia e che attendono uno scossone in positivo da un momento all’altro. Il prezzo dell’oro fisico in dollari all’oncia, negli ultimi giorni (fine giugno) è arrivato a raggiungere l’incredibile cifra di 1.221, prezzo che riporta alla profonda crisi dell’estate 2010. L’andamento, in ogni caso, non esclude ulteriori ribassi nel breve periodo, anche notevoli.

Il prezzo attuale dell’oro fa rabbrividire, se si pensa al valore record di circa trent’anni fa, quando la cifra in dollari all’oncia arrivò a ben 2.300. Ma non bisogna allontanarsi molto col tempo per trovare altre grandi differenze rispetto al costo attuale dell’oro fisico: circa nove mesi fa, verso la fine di settembre 2012, l’oro arrivò a toccare i 1.750 dollari all’oncia. Riportando le cifre in euro al grammo e considerando i massimi e i minimi dell’ultimo anno, registrati rispettivamente il 28 settembre 2012 e il 26 giugno 2013, il calo è stato pari a ben 13 euro al grammo, ossia da 43,20 a 30,20.