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L’ oro finanziario, un sistema di valori

29 giugno 2014

oro finanziario

Vi è una profonda analogia fra l’oro finanziario e le cripto-monete, a condizione che il mercato di quest’ultime sia effettivamente saturabile (motivi di ordine tecnico assimilabili alla finitezza della risorsa). A questo punto, se non intervengono le leggi dell’economia, prende parte al gioco il buon senso comune che per tradizione valoriale (ed anche perché la quotazione chiama all’appello gli interessi di chi è in possesso delle riserve di oro) dà maggiore priorità all’oro, rispetto ad una valuta digitale. Ecco che quest’ultima è maggiormente soggetta agli umori del mercato ed ad un ordine diverso d’interessi in gioco.

Quanto detto, vale per l’oro finanziario e non per l’oro fisico.

In effetti, se l’oro fisico presente nel proprio patrimonio è rappresentato da monete rare o preziosi, il prezzo o quotazione dell’oro finanziario incide solo parzialmente sul valore, se non meramente sulla sua valutazione, in quanto contenuto intrinseco. Vi è, poi, anche un altro aspetto, spesso incommensurabile, riferito piuttosto alla rarità o unicità della moneta o prezioso.

Ma se si non si è nelle possibilità di reperire rari esemplari aurei, a questo punto, non rimane che affidarsi agli umori del mercato, comunque parzialmente limitati da un certo ordine di fattori (picchi improvvisi di deprezzamento della quotazione non sono prevedibili, se non in caso di cambiamento radicale di un sistema di pensiero e tradizione che pone l’oro quale riserva delle banche centrali). A questo punto, viene da domandarsi: conviene trattare il contenuto d’oro come riserva di valore, oppure è sempre consigliabile trattarlo, alla stregua di un investimento, con un margine medio di rischio?

Nel caso siete propensi a scegliere la seconda alternativa, un bilanciamento del rischio lo si può fare assegnando all’oro una funzione di copertura o hedging. Bisogna, inoltre, fare molta attenzione a monetizzare le proprie riserve, nel caso si preveda anche un deprezzamento parziale dell’oro ma ciò è difficile prevederlo, in quanto non ha un andamento ciclico, quanto atipico (direzionalità dell’investimento o della speculazione, anziché volatilità). Vi sono recentemente stati 12-13 anni di trend al rialzo seguiti da un solo anno di ribasso dei prezzi, avendo riferimento l’arco annuale.

Quale deve essere la nostra policy strategica? Purtroppo non ne esiste una e nessuno può dare consigli validi. Il principale problema degli investimenti è la carenza di informazioni o la presenza di informazioni inesatte (contesto dell’incerto).

E’ certo che il prezzo/quotazione dell’oro è anche influenzato dall’import/export di oro, nonché dalla domanda di oro. In effetti, il 2013 è stato un anno negativo per l’oro che quasi tutti hanno associato al calo di domanda.

A questo punto, viene da porsi una domanda:

Così come è lecito che si crei un mercato delle valute digitali (saturabile) non è forse anche legittimo pensare che si voglia anche creare un mercato dell’oro finanziario?  

Perché investire nell’oro fisico?Segui i nostri consigli

22 novembre 2013

 

 

 

 

comproro

 

Vengono proposte tante alternative e tante spiegazioni diverse che spiegano i motivi per cui è utile e consigliabile investire nell’oro fisico, ma in questo piccolo post spiegheremo i punti fondamentali per cui tale operazione potrebbe rivelarsi positiva per le vostre tasche.

Prima di tutto, ricordiamoci che l’oro non è una qualche forma di investimento, ma una sorta di tutela economica contro la crisi che stiamo affrontando. Lo storno previsto dal mercato è merito di numerose vendite speculative e bisogna tenere conto che l’oro fisico viene venduto da una parte e acquistato dall’altra.

Che cosa significa?

Qui, gli EFT vendono l’oro mentre in Cina oppure in India gli acquisti sono aumentati notevolmente. L’oro viene considerato un bene solamente in condizione fisica oppure allocata e ricordate che è importante inserire una quota relativa al metallo per poter migliorare il vostro portafoglio fino al 10%. In sintesi, l’oro fisico potrebbe essere una preziosa tutela per il vostro futuro e quello dei vostri cari.

L’oro fisico ed i suoi rischi

18 novembre 2013

 

 

 

orofisicorischi

 

L’oro fisico rappresenta quella parte dei vostri bene che è quasi del tutto esente da rischi, poiché nonostante la crisi economica oppure una forte inflazione non perde il proprio valore. Tuttavia, va ricordato che nel 1980 l’oro fisico ha subito un brusco crollo riguardo il suo prezzo, ma non si possono controllare gli eventi mondani.

L’oro fisico presenta quindi una bassissima possibilità di rischio, anzi: in caso di crisi economica è stato dimostrato che gli investitori sono aumentati e l’oro fisico viene considerato come una sorta di rifugio dai momenti bui che il nostro paese, ma non solo, sta affrontando. Anche la vendita di grossi blocchi d’oro da parte delle banche potrebbe influenzare il valore dell’oro, ma nonostante questa possibilità ci sono ottimi auspici per quanto riguarda l’oro fisico.

Attualmente sono sempre più numerosi i trader, i gioiellieri e i fabbricanti che decidono di investire nell’oro e sono relativamente pochi quelli che hanno riscontrato problemi.

Investire nell’oro, ma perché proprio nell’oro fisico?

13 novembre 2013

 

 

 

goldchina

 

Chi decide di avvicinarsi al mercato dell’oro cerca di acquistare l’ oro fisico, poiché è in grado di fornire importanti garanzie per quanto riguarda la sicurezza; tali garanzie vengono ricercate da tutte le persone che desiderano fare un investimento. Nonostante esistano diversi sistemi finanziari per investire nell’oro, non tutti godono della sicurezza che gli investitori desiderano per quanto riguarda l’oro fisico.

Ogni persona che decide di acquistare dell’oro fisico ha il diritto di diventarne proprietario, anche nel caso in cui questo prezioso metallo sia custodito in altre parti.

Quando si possiedo questo tipo di oro si percepisce una reale disponibilità del bene ed è quasi impossibile di andare incontro ad insolvibilità, difatti ogni persona non potrà mai ritrovarsi con niente in mano. L’Italia è il paese che presenta una grandissima espansione in questo settore ed alcune banche hanno la possibilità di contenere fino a 28 tonnellate di oro fisico.

Alcune domande e risposte sull’oro fisico

7 novembre 2013

 

 

 

oro2014

 

Sempre più di frequente vengono poste domande sull’oro fisico ed ora cercheremo di darvi alcune risposte esaustive.

Perché l’oro fisico viene classificato come bene rifugio? Perché si tratta di un bene che ha la peculiarità di fare da scudo in caso di perdita, soprattutto qualora vi siano delle crisi economiche.

Perché l’investimento in oro fisico e monete è diventato così importante? Prima di tutto perché è affidabile, soprattutto per quanto riguarda il valore del bene in questione che non cambia nonostante gli anni passino; l’oro infatti mantiene il suo valore da diversi secoli.

Chi può richiedere l’investimento in oro? Tutti. Anche gli adulti nei confronti dei propri figli o nipoti nel caso siano minorenni, perché ovviamente per poter investire bisogna aver compiuto diciotto anni.

Ci sono dei rischi? L’oro fisico ha perso valore, ma nonostante questo non si è mai abbassato sotto il 32% e per questo motivo non dovrebbe essere soggetto a particolari rischi.

Il mercato dell’oro fisico: LBMA e Fixing

13 maggio 2013

 

Chi opera nel mercato dell’oro fisico, può partecipare come membro ad associazioni che si occupano nello specifico dei prezzi di mercato dell’oro fisico. Tra queste, la più nota in circolazione è senza dubbio la London Bullion Market Association (LBMA).

 

La LBMA, sotto il controllo della Bank of England, si dedica al mercato dell’oro fisico, oltre che a quello dell’argento. Essa è composta da cinque rappresentanti di grosse banche internazionali (Scotia Mocatta, HSBC, Deutsche Bank, Barclays e Société Générale), che quotidianamente, con due sedute ogni giorno alle 10.30 del mattino e alle 15 (orario inglese), si riuniscono in teleconferenza per stabilire il London Gold Fixing, ovvero l’indice che rappresenta il prezzo dell’oro fisico. Al termine della seduta, l’esito viene comunicato alla London Bullion Market Association che ufficializzerà il nuovo Fixing.

 

Il Fixing (dall’inglese “fissare”), introdotto nel lontano 1919, è una quotazione che viene decisa dai cinque membri attraverso una scrupolosa valutazione degli ordini ricevuti sulla compravendita di lingotti, da parte delle grandi società che se ne occupano. Il tasso ottenuto viene tradotto nelle principali valute (euro, dollari e sterline), facendo riferimento alle unità di misura chilogrammo e oncia.

Osservando il grafico relativo al valore dell’oro fisico nel lungo periodo, non si può non notare un costante trend al rialzo. A partire dagli anni ’70 ad oggi spicca una continua crescita, divenuta a tratti esponenziale, sia se si considera la frazione di tempo che va dall’inizio del nuovo millennio al periodo attuale, sia per quanto successe nel picco positivo compreso tra l’inizio degli anni ’70 e gli anni ‘80.

 

Il calo dell’ultimo periodo nel prezzo dell’oro fisico, che attualmente si aggira attorno alla cifra di 33.800 euro per ogni chilo di lingotti (dopo i 44.000 superati lo scorso ottobre), è un motivo in più per effettuare un investimento di costo unitario contenuto (rispetto a qualche mese fa), che a lungo termine promette rendimenti di puro spessore.

Il prezzo dell’oro cerca la ripresa

14 marzo 2013

Il prezzo dell’oro tenta una nuova ripresa

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Il prezzo dell’oro ha chiuso oggi in netto rialzo.Immagine: Shutterstock

Il pricing del metallo giallo ha chiuso in netta ripresa oggi.

Il future con scadenza aprile ha guadagnato al Comex quasi l’ 1% a $1.591,70 all’oncia.

Secondo gli operatori il prezzo dell’oro avrebbe beneficiato soprattutto di ricoperture di posizioni corte.

Nonostante l’odierna ripresa l’impostazione grafica resta negativa. Su area $1.600,00 o al più tardi a $1.625,00 dovrebbe riaumentare la pressione ribassista. Le quotazioni potrebbero scivolare fino a $1.554,00. Al di sotto di questo livello scatterebbe un nuovo segnale bearish con primo target a $1.522,00. In seguito ci sarebbe il rischio di un sell-off fino a $1,476,00. Solo un chiaro superamento di area $1.625,00 segnalerebbe al momento una piccola inversione di tendenza.

Il prezzo dell’oro potrebbe salire in questo caso fino a $1.651,00 e a $1.667,00.

F: web

Investire in Oro, Bene Rifugio

21 gennaio 2013

L’ oro è un bene rifugio?

 

Quando si investe in oro bisogna essere consci che  nel breve periodo, l’oro non è considerabile un bene rifugio in quanto subisce fluttuazioni che potrebbero essere legate con i mercati azionari.

Nel lungo periodo invece  abbiamo un comportamento diametralmente opposto, studiando i grafici storici si dimostra che nel lungo periodo (dal 1980 ad oggi)  l’ oro si comporta in maniera opposta ai mercati azionari.

Dal 1980 al 2000si sono segnati forti rialzi in campo azionari e l’oro ha costantemente perso il suo valore.

Mentre dal 2000 ad oggi i mercati azionari soffrono di un trend fortemente ribassista , e  l’oro ha portato a casa un forte rialzo.

In sintesi, l’ oro sul lungo periodo svolge egregiamente la sua funzione di bene rifugio, riparando i nostri risparmi da possibili tempeste negli altri mercati (azionari, obbligazionari).

 

 

Twitter & Oro

20 gennaio 2013

 

 

 

Più che un articolo vero e proprio è un twitt che vi traduciamo e riportiamo:

 

Da Twitter

Spot gold has fallen for 6 weeks in a row (-5.9%), 1 more week of losses would mark the longest losing streak since the 18th of June 1999”

Che tradotto significa all’ incirca

“Il prezzo spot dell’oro è sceso per 6 settimane consecutive, ancora una settimana in negativo e sarebbe la serie di ribassi più lunga dal 18 giugno 1999”

Ecco che ora tutti si stanno interrogando sui destini dell’oro, noi crediamo ancora una volta sia una ottima occasione per comprare!

 

 

Avere dividendi in oro fisico? Si può!

19 gennaio 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Investire in cerca di un reddito costante è diventato un hobby particolarmente diffuso nell’ambito della finanza a maggior ragione adesso che gli interessi tendono a cifre veramente ridicole.

E mentre tutti i settori risentono della crisi, quelli del lusso sembrano avvantaggiarsene. Perciò anche in conseguenza delle varie iniezioni di liquidità che vengono puntualmente immesse sul mercato da QE vari ormai diffusi a livello globale, il ritorno all’oro e ai metalli preziosi potrebbe essere un’alternativa interessante e particolarmente conveniente.

Ma ciò che molti ignorano è che la politica dei dividendi può sposarsi perfettamente con la sicurezza offerta dai due beni rifugio per eccellenza. Puntando sui titoli di alcune aziende specializzate nell’estrazione mineraria e nella ricerca dei filoni auriferi, come suggerisce insider monkey  è possibile effettivamente ottenere dividendi in forma di lingotti d’oro e d’argento, una situazione ideale per molti investitori.

1) Goldcorp Inc: al suo prezzo attuale di 43,85 dollari e un dividendo annuale di $ 0.54, si dovrebbero possedere circa 3.179 azioni, o l’equivalente di $ 139.426 del valore di magazzino, per ottenere un dividendo pari a un’oncia d’oro (ovvero 1.717$ considerato prezzo orientativo).

2) Agnico-Eagle Mines Limited: il prezzo corrente di 56,36 dollari e un dividendo di $ 0,8 imporrebbe circa 2.146 azioni, o $ 120.962 in cambio del lucente metallo.

3) Newmont Mining Corp: anche lei offre un’opzione simile per gli azionisti, e al suo prezzo attuale di 53,56 dollari e con un dividendo di $1.4, si avrebbe bisogno di detenere 1.226 azioni, o $ 65.688 per vedersi corrisposta un’oncia.

 

F: Ricerca ed Internet