Archivio per gennaio 2013

Le proteste degli ambientalisti

27 gennaio 2013

Alcuni scienziati sono preoccupati per l’impatto che lo sfruttamento delle risorse minerarie potrebbe avere sull’ecosistema in fondo al mare. Un grido d’allarme viene dagli ambientalisti.

Greenpeace ha già minacciato azioni di protesta e il WWF ha sottoposto la questione all’Onu. L’estrazione dei minerali non deve disturbare gli organismi che vivono nei fondali compreso numerose specie di batteri che prosperano nei sedimenti.
Sarà molto difficile preservare la biodiversità degli abissi marini vicino agli scavi.

L’ estrazione dell’ oro in cinque fasi

21 gennaio 2013

1.
Da una nave in superficie l’equipaggio comanda tutte le operazioni di scavo.
Sono compiute dalle macchine minerarie e controllate da sonar.
Ogni macchina è calata sul fondo marino utilizzando una coppia di cavi di acciaio : uno di supporto , l’altro per il sistema di comunicazione e alimentazione.

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Investire in Oro, Bene Rifugio

21 gennaio 2013

L’ oro è un bene rifugio?

 

Quando si investe in oro bisogna essere consci che  nel breve periodo, l’oro non è considerabile un bene rifugio in quanto subisce fluttuazioni che potrebbero essere legate con i mercati azionari.

Nel lungo periodo invece  abbiamo un comportamento diametralmente opposto, studiando i grafici storici si dimostra che nel lungo periodo (dal 1980 ad oggi)  l’ oro si comporta in maniera opposta ai mercati azionari.

Dal 1980 al 2000si sono segnati forti rialzi in campo azionari e l’oro ha costantemente perso il suo valore.

Mentre dal 2000 ad oggi i mercati azionari soffrono di un trend fortemente ribassista , e  l’oro ha portato a casa un forte rialzo.

In sintesi, l’ oro sul lungo periodo svolge egregiamente la sua funzione di bene rifugio, riparando i nostri risparmi da possibili tempeste negli altri mercati (azionari, obbligazionari).

 

 

Twitter & Oro

20 gennaio 2013

 

 

 

Più che un articolo vero e proprio è un twitt che vi traduciamo e riportiamo:

 

Da Twitter

Spot gold has fallen for 6 weeks in a row (-5.9%), 1 more week of losses would mark the longest losing streak since the 18th of June 1999”

Che tradotto significa all’ incirca

“Il prezzo spot dell’oro è sceso per 6 settimane consecutive, ancora una settimana in negativo e sarebbe la serie di ribassi più lunga dal 18 giugno 1999”

Ecco che ora tutti si stanno interrogando sui destini dell’oro, noi crediamo ancora una volta sia una ottima occasione per comprare!

 

 

L’ idea di scavare anche sulla Luna

20 gennaio 2013

L’idea non è del tutto fantascientifica . Sulla Luna potrebbero esserci ricchi giacimenti di minerali che sulla terra sono rari (come titanio, oro, palladio e iridio), ma anche di quelli più comuni : ferro, nichel e alluminio.
Sulla superficie lunare impattano molte meteoriti che abbondano di questi minerali e che arrivano pressoché intatte a causa della assenza di atmosfera.
Ma per estrarli occorre insediare sulla Luna una base dotata di tutte le tecnologie ad hoc.
Siamo ancora lontani da questo tipo di “colonizzazione”.

Avere dividendi in oro fisico? Si può!

19 gennaio 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Investire in cerca di un reddito costante è diventato un hobby particolarmente diffuso nell’ambito della finanza a maggior ragione adesso che gli interessi tendono a cifre veramente ridicole.

E mentre tutti i settori risentono della crisi, quelli del lusso sembrano avvantaggiarsene. Perciò anche in conseguenza delle varie iniezioni di liquidità che vengono puntualmente immesse sul mercato da QE vari ormai diffusi a livello globale, il ritorno all’oro e ai metalli preziosi potrebbe essere un’alternativa interessante e particolarmente conveniente.

Ma ciò che molti ignorano è che la politica dei dividendi può sposarsi perfettamente con la sicurezza offerta dai due beni rifugio per eccellenza. Puntando sui titoli di alcune aziende specializzate nell’estrazione mineraria e nella ricerca dei filoni auriferi, come suggerisce insider monkey  è possibile effettivamente ottenere dividendi in forma di lingotti d’oro e d’argento, una situazione ideale per molti investitori.

1) Goldcorp Inc: al suo prezzo attuale di 43,85 dollari e un dividendo annuale di $ 0.54, si dovrebbero possedere circa 3.179 azioni, o l’equivalente di $ 139.426 del valore di magazzino, per ottenere un dividendo pari a un’oncia d’oro (ovvero 1.717$ considerato prezzo orientativo).

2) Agnico-Eagle Mines Limited: il prezzo corrente di 56,36 dollari e un dividendo di $ 0,8 imporrebbe circa 2.146 azioni, o $ 120.962 in cambio del lucente metallo.

3) Newmont Mining Corp: anche lei offre un’opzione simile per gli azionisti, e al suo prezzo attuale di 53,56 dollari e con un dividendo di $1.4, si avrebbe bisogno di detenere 1.226 azioni, o $ 65.688 per vedersi corrisposta un’oncia.

 

F: Ricerca ed Internet

Redditometro 2013

17 gennaio 2013

Il Redditometro 2013, presente anche l’ oro.

 

 

Il redditometro è uno strumento atto ad accertare che lo stile di vita di una persona / famiglia, sia compatibile con il suo reddito.

 

Per i più curiosi potete provare subito qui:

 

http://redditest.agenziaentrate.it

 

Sostanzialmente il sistema verifica le vostre entrate e le vostre uscite e se non sono coerenti, il fisco vi chiedrà delle spiegazioni.

La cosa peggiore in tutto questo è che l’ onere della prova spetta al contribuente, e qualora si andasse in sede legale esso dovrà sostenere le spese legali per dimostrare che è una persona onesta, tutto ciò è ai limiti dell’ assurdo.

Nel redditometro si tiene conto di spese ed aree eccovi quelle aggiornate ad oggi:

 

Abbigliamento e alimentari: alimentari e bevande; abbigliamento e calzature; altro. Saranno calcolati sulla spesa media certificata dall’Istat per la classe famigliare di appartenenza.
Mobili ed elettrodomestici: elettrodomestici e arredi; altri beni e servizi per la casa; collaboratori domestici; Altro. Anche qui, faranno fede i dati Istat incrociati con la quota di unità abitative di proprietà.
Combustibili ed energia: Energia elettrica; gas; riscaldamento centralizzato; Altro. Sempre l’Istat a determinare il range di spesa sostenibile da ciascuna classificazione di famiglie.
Trasporti: Assicurazione, RC Auto, furto e incendio su auto, camper, moto e altri mezzi; Bollo; Pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione per mezzi a ruote o, distintamente, imbarcazioni o, ancora, aeromobili; Tram, autobus, taxi; Noleggio o leasing mezzi di trasporto; altro. Oltre ai valori Istat, qui vengono tenuti in considerazione i Kilowatt medi riferiti al singolo mezzo di spostamento. Per le imbarcazioni, classi distinte a seconda della lunghezza e del funzionamento (vela o motore).
Comunicazioni: apparecchi telefonici anche mobili; spese telefoniche; altro. Bussola, sempre i dati Istat medi per le categorie famigliari di appartenenza.
Abitazione: Mutuo; Canone di locazione; Fitto figurativo di abitazione di proprietà in locazione o a uso gratuito; Canone di leasing immobiliare; Acqua e condominio; Manutenzione ordinaria; Intermediazioni immobiliari; altro. A dare le coordinate, ancora una volta i dati Istat per tipologia di famiglia, affiancati dai metri quadrati dell’abitazione sotto esame.
Istruzione: Libri scolastici, tasse, rette per tutti i livelli scolastici, asili, tutoraggio, master, specializzazioni e corsi specifici; Soggiorni di studio all’estero; canoni di locazione per studenti universitari; Altro. Confermati i parametri Istat per valutare la corrispondenza tra spese e reddito.
Altri beni e servizi: Assicurazioni danni, infortuni e malattia; Contributi previdenziali obbligatori; barbiere, parrucchiere, istituti estetici; Prodotti per la cura della persona; Centri benessere; Argenteria, gioielleria, bigiotteria, orologi; Borse valigie e simili; Onorari dei liberi professionisti; Alberghi, pensioni e viaggi organizzati; Pasti e consumazioni fuori casa; Assegni periodici corrisposti al coniuge; Altro. Sempre le tabelle Istat a dare il responso finale.
Tempo libero, cultura e giochi: Giochi e giocattoli, radio, televisione, hi-fi, computer, libri non scolastici, giornali, riviste, dischi, cancelleria, abbonamenti radio, tv e web, lotterie, lotto, piante e fiori, riparazioni elettrodomestici; Abbonamenti pay-tv; Attività sportive, circoli culturali, ricreativi, abbonamenti eventi sportivi e culturali; Giochi online; Cavalli; Animali domestici; Altro. Confermata la centralità dei valori Istat per categoria di famiglia, ma riguardo ai cavalli verranno stimati 5 euro per giorno di possesso se in proprio o 10 a pensione.
Sanità: Medicinali e visite mediche; Altro. Anche nel caso della salute, la spesa è indicata dai valori raccolti dall’istituto statistico nazionale.
Sulle auto, a seconda delle famiglie e delle zone di residenza, sono previsti precisi kw medi, dai 60,8 per persona singola al Centro, fino ai 171,3 per coppia con tre figli o più.
Investimenti: sotto la lente del redditometro finiranno le spese a lungo termine per immobili, beni mobili registrati, polizze assicurative, contributi previdenziali volontari, azioni, obbligazioni, conferimenti e finanziamenti, capitalizzazioni, quote di partecipazione, fondi d’investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, buoni postali, conti di deposito vincolati, altri titoli di credito, prodotti finanziari, più valute estere, oro, numismatica, filatelia, oggetti d’arte o di antiquariato, manutenzione straordinaria delle abitazioni, donazioni e altro.

 

Fonte : internet

Resoconto dell’ oro nel 2012, e raccolta dati per il 2013

16 gennaio 2013

 

Bentornati,

anzitutto cari lettori, bentornati anche nel 2013. Teniamo a fare personalmente i nostri migliori auguri di un sereno anno nuovo.

In questo articolo cerchiamo di capire quello che è successo e quello che succederà al metallo giallo.

 

Stay Tuned.

 

 

 

Anche nell’ anno appena concluso l’ oro ha aumentato il suo valore, seguendo il trend in atto da 12 anni, e per il 2013?

La maggior parte della gente che investe in oro, non lo valuta come un investimento ma piuttosto come una garanzia, una sorta di assicurazione quindi investimento a lungo termine. Alla fatidica domanda “Come varierà quindi il prezzo dell’oro nel 2013 e negli anni seguenti?” Per rispondere a questa domanda è necessaria un attenta analisi e una cautela molto marcata, ricordiamoci sempre che nessuno ha la sfera di cristallo, i mercati sono però ciclici.

 

Incremento prezzo oro 2012

Ad inizio 2012 il prezzo dell’ oro in euro quotava  1.184 € all’oncia, a fine anno seppur con enormi oscillazioni il prezzo dell’oroha quotato 1.253 € all’oncia. Conti alla mano il prezzo in euro ha incrementato del 6%, quello in dollari dell’ %.

 

La variazione del pricing dell’ oro

Come per tutte le commotities anche il valore dell’ oro viene determinato dalla domanda e dall’offerta. La principale domanda aurifera è data da quattro settori: Banche, industria , tecnologia e investimento.

Nel 2010 le Banche Centrali sono passate da venditori netti ad aquirenti netti d’oro. Ciò è legato ad una diminuzione delle vendite delle potenze industriali occidentali e ad un aumento degli acquisti netti da parte dei Paesi in via di sviluppo. A causa delle basse quote di riserve d’oro delle Banche Centrali dei Paesi in via di sviluppo (come per esempio la Cina, con il 2% delle riserve aurifere a differenza di quelle degli Stati Uniti, della Germania e della Francia che ammontano a circa il 70%) si prospetta la chance reale per cui le Banche Centrali dei Paesi occidentali possano ancora ricoprire nei prossimi anni il ruolo di acquirenti netti d’oro. Negli ultimi dieci anni, la domanda dell’oro nel settore dei gioielli è diminuita rispetto a quella in altri settori, particolarmente in quello del settore d’investimento. Questa domanda è destinata probabilmente a diminuire anche nel 2013 a causa del costo elevato dell’oro e a causa di insicurezze economiche.

La domanda dell’oro per fini industriali e nell’odontoiatria ha composto nel 2011 un buon 10% su tutta la domanda di questo metallo prezioso. Come nell’industria dei gioielli, costi elevati ed eventualmente una bassa e/o discontinua crescita indeboliranno con ogni probabilità la domanda dell’oro nel 2013 nel settore industriale.

La domanda nel settore industriale – senza contare l’industria di gioielli – equivale a più del 40% della domanda complessiva. Davanti allo scenario dell’aumento deficitario con il sostentamento tramite liquidità nei Paesi industriali importanti e a conseguenza della crisi finanziaria iniziata nel 2007, la domanda dell’oro ha raggiunto nel 2011 picchi da record. La domanda dell’oro, dinanzi ad un aumento del prezzo di questo metallo prezioso registrato nel secondo trimestre del 2010, si era avvicinata quasi in egual misura a quella dei titoli legati al prezzo dell’oro, come per esempio gli ETF (Exchange Traded Funds), e all’oro fisico sotto forma di lingotti e monete. Questo trend è cambiato a causa dell’ultimo aumento di prezzo dell’oro avvenuto nel terzo trimestre del 2011, quando si è registrato quasi l’80% della domanda degli investimenti in oro fisico, come per esempio sotto forma di oro fisico custodito professionalmente. Questo lascia pensare che il tema della sicurezza riveste una grossa importanza per molti investitori d’oro. Quest’ultimi considerano, normalmente, l’oro fisico e l’oro tesoro forme di investimento più sicure rispetto ad altre forme o titoli auriferi.

La seconda causa importante per l’aumento del prezzo dell’oro è, accanto alla domanda, l’offerta dell’oro. Quest’ultima deriva dall’estrazione mineraria, ovvero dalla produzione e dal riutilizzo aurifero.

L’estrazione mineraria ha raggiunto nel 2010 un nuovo picco e ci si aspetta che l’estrazione mineraria dell’oro fino al 2013 salirà a circa il 10%. Il riutilizzo dell’oro o dei residui auriferi ha raggiunto anch’esso livelli record. Il prezzo elevato dell’oro ed i problemi economici porteranno, probabilmente anche nel 2013 e negli anni seguenti, un alto tasso di riutilizzo di residui auriferi.

 

Trend per il 2013

Il principale motore dell’ oro in quest’ anno sarà la crisi finanziaria ed il panico da investimento.

La situazione debitoria dei governi  occidentali è oramai insostenibile.

Si presenta solamente uno scenario per liberarsi dalla morsa dei debiti: riduzione disciplinata del livello di debiti (il cosiddetto “deleveraging”). Il processo alternativo perseguito negli ultimi anni sarebbe quello di accumulare più debiti e di speculare su una crescita economica. Nel corso del tempo, questo potrebbe portare all’inflazione, che supererebbe nettamente quella delle valute occidentali nel corso degli ultimi decenni.

Sia un’azione del genere, sia un abbattimento del livello di debiti attraverso un’altra inflazione, potrebbero portare molti investitori  a considerare l’opzione oro anche nel 2013. Ancora una volta l’ oro la fa da padrone come investimento zero risk e si delinea sempre più (assieme al franco svizzero CHF) la visione dell’ oro come porto sicuro.

Riportiamo alcune previsioni per il 2013

Gli analisti intervistati dalla Bloomberg nel termine del 2011 avevano previsto che un’oncia d’oro avrebbe avuto il valore di 1.950 € nel marzo 2012, ahime hanno errato e non di poco.

Nel dicembre 2012 la banca francese BNP Paribas (come abbiamo gia sottolineato a suo tempo) ha stimato un costo aurifero medio nel 2012 pari a 1.775 US$ ogni oncia e di 2.150 US$ all’oncia per l’anno successivo.

La Thomson Reuters GFMS si aspetta, invece, che il prezzo dell’oro possa raggiungere il suo picco massimo alla fine del 2012 o all’inizio dell’anno seguente, scendendo poi nuovamente nel corso del 2013.

La banca statunitenste Morgan Stanley ha stimato il costo dell’oro per il quarto trimestre del 2012 a 2.000 US$. La Goldman Sachs ha previsto all’inizio di giugno 2012 un aumento del prezzo dell’oro a 1.940 US$ nell’arco di 12 mesi.

L’amministratore delegato della più grossa compagnia mineraria aurifera statunitense, la Newmont Mining, si aspetta un aumento del costo dell’oro per il 2013 fino a 2.550 US$.

Verso la fine di febbraio 2012, gli analisti della Schroder Investment Management hanno pronosticato che la variazione positiva del costo dell’oro registrata durante gli ultimi anni si sarebbe protratta nei prossimi 5-8 anni, facendo arrivare il prezzo dell’oro fino a 5.000 US$.

Conclusioni

Come sempre, bisogna ragionare con la propria testa e cercare la verità che stà nel mezzo. A nostro avviso l’ oro rimane ancora a lungo un investimento nel quale credere e crediamo che tutto sommato i prezzi di acquisto di oggi, non siano poi cosi alti.

Sottolinavamo ad inizio articolo che la  sfera di cristallo non la ha nessuno (e aggiungiamo un bel perfortuna!) ma è utile guardarsi alle spalle per cercare di prevedere il futuro. In tutti i cicli storici quando la crisi perdurava, l’ oro ha sempre ben svolto il suo dovere di bene rifugio, vogliamo crederci anche questa volta.