Archivio per agosto 2014

Non esistono standard di valutazione per l’oro fisico

12 agosto 2014

 Valutazione oro fisico

 

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Ci occupiamo di stabilire, in questo spazio, se vi siano degli standard o delle prescrizioni normative, riguardo al trattamento fiscale dell’oro fisico.

 

I canali ufficiali ed istituzionali, al di là di quelli micro-logistici (rete di vendita ed applicazione discrezionale di uno spread o compenso sul prezzo o quotazione ufficiale dell’oro fisico) da cui emerge la determinazione del prezzo-base,  maggiorabile poi della commissione sulla vendita, sono:

 

–          Il London Gold Fixing

 

–          Il World Gold Council

 

–          Organismi ed istituzioni abilitati alla compravendita dell’oro. Ricordiamo quanto stabilito dalla legge 07/2000, in base alla quale coloro che operano nel settore della compravendita dell’oro in veste professionale devono essere appositamente autorizzati dalla Banca d’Italia. Negli altri casi, non può che trattarsi di attività di natura saltuaria. Anche per il mercato dell’oro fisico, vi possono essere canali ufficiali di acquisto dell’oro fisico-sottostante al prezzo ufficiale fissato in borsa, e canali non regolamentati che possono avere un pricing di collocamento differente, non necessariamente agganciato alla stessa maniera alla quotazione ufficiale dell’oro fisico.

 

Fondamentalmente, in effetti, chi effettua acquisto di oro fisico ha sicuramente obiettivi differenti, rispetto a chi si dirige verso l’oro cartaceo (natura speculativa dell’operazione ed adozione di un orizzonte di brevissimo-breve termine), e l’oro finanziario (diversificazione del portafoglio di investimento ed utilità di hedging o copertura). Chi acquista oro fisico, pur se da investimento, intende avvantaggiarsi della sua classica funzione di bene-rifugio o riserva valore. Ed anche se quest’ultimo ruolo risente sempre degli influssi del mercato e delle strategie adottate nel contesto degli equilibri internazionali.

 

Preservare il valore nel tempo, vuol dire anche saper valutare i costi continuativi (detenzione e custodia di oro fisico, eventuale assicurazione per autotutelarsi dai rischi).

 

E’ da dire che sia riguardo al regime fiscale che ai costi continuativi, non vi è un pricing molto omogeneo, per il quale si possa fare una media puntuale dei costi effettivi, di varia natura.

 

Giusto per fare un piccolo esempio delle differenze:

 

–          Negli Usa, la vendita di oro fisico ed il conseguente capital gains (scarto fra il prezzo di carico certificabile ed il prezzo di vendita) sono sottoposti alla tassazione del 28%

 

–          In Germania, non vi è imposta da Capital Gain

 

Bisogna sempre fare attenzione a non confondere l’oro fisico ad uso ornamentale con quello da collezione con da quello da investimento. Cambia, in tal caso, anche il regime fiscale. L’oro fisico, se da investimento, è infatti esente Iva.