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Perché investire nell’oro fisico?Segui i nostri consigli

22 novembre 2013

 

 

 

 

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Vengono proposte tante alternative e tante spiegazioni diverse che spiegano i motivi per cui è utile e consigliabile investire nell’oro fisico, ma in questo piccolo post spiegheremo i punti fondamentali per cui tale operazione potrebbe rivelarsi positiva per le vostre tasche.

Prima di tutto, ricordiamoci che l’oro non è una qualche forma di investimento, ma una sorta di tutela economica contro la crisi che stiamo affrontando. Lo storno previsto dal mercato è merito di numerose vendite speculative e bisogna tenere conto che l’oro fisico viene venduto da una parte e acquistato dall’altra.

Che cosa significa?

Qui, gli EFT vendono l’oro mentre in Cina oppure in India gli acquisti sono aumentati notevolmente. L’oro viene considerato un bene solamente in condizione fisica oppure allocata e ricordate che è importante inserire una quota relativa al metallo per poter migliorare il vostro portafoglio fino al 10%. In sintesi, l’oro fisico potrebbe essere una preziosa tutela per il vostro futuro e quello dei vostri cari.

L’oro fisico ed i suoi rischi

18 novembre 2013

 

 

 

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L’oro fisico rappresenta quella parte dei vostri bene che è quasi del tutto esente da rischi, poiché nonostante la crisi economica oppure una forte inflazione non perde il proprio valore. Tuttavia, va ricordato che nel 1980 l’oro fisico ha subito un brusco crollo riguardo il suo prezzo, ma non si possono controllare gli eventi mondani.

L’oro fisico presenta quindi una bassissima possibilità di rischio, anzi: in caso di crisi economica è stato dimostrato che gli investitori sono aumentati e l’oro fisico viene considerato come una sorta di rifugio dai momenti bui che il nostro paese, ma non solo, sta affrontando. Anche la vendita di grossi blocchi d’oro da parte delle banche potrebbe influenzare il valore dell’oro, ma nonostante questa possibilità ci sono ottimi auspici per quanto riguarda l’oro fisico.

Attualmente sono sempre più numerosi i trader, i gioiellieri e i fabbricanti che decidono di investire nell’oro e sono relativamente pochi quelli che hanno riscontrato problemi.

Resoconto dell’ oro nel 2012, e raccolta dati per il 2013

16 gennaio 2013

 

Bentornati,

anzitutto cari lettori, bentornati anche nel 2013. Teniamo a fare personalmente i nostri migliori auguri di un sereno anno nuovo.

In questo articolo cerchiamo di capire quello che è successo e quello che succederà al metallo giallo.

 

Stay Tuned.

 

 

 

Anche nell’ anno appena concluso l’ oro ha aumentato il suo valore, seguendo il trend in atto da 12 anni, e per il 2013?

La maggior parte della gente che investe in oro, non lo valuta come un investimento ma piuttosto come una garanzia, una sorta di assicurazione quindi investimento a lungo termine. Alla fatidica domanda “Come varierà quindi il prezzo dell’oro nel 2013 e negli anni seguenti?” Per rispondere a questa domanda è necessaria un attenta analisi e una cautela molto marcata, ricordiamoci sempre che nessuno ha la sfera di cristallo, i mercati sono però ciclici.

 

Incremento prezzo oro 2012

Ad inizio 2012 il prezzo dell’ oro in euro quotava  1.184 € all’oncia, a fine anno seppur con enormi oscillazioni il prezzo dell’oroha quotato 1.253 € all’oncia. Conti alla mano il prezzo in euro ha incrementato del 6%, quello in dollari dell’ %.

 

La variazione del pricing dell’ oro

Come per tutte le commotities anche il valore dell’ oro viene determinato dalla domanda e dall’offerta. La principale domanda aurifera è data da quattro settori: Banche, industria , tecnologia e investimento.

Nel 2010 le Banche Centrali sono passate da venditori netti ad aquirenti netti d’oro. Ciò è legato ad una diminuzione delle vendite delle potenze industriali occidentali e ad un aumento degli acquisti netti da parte dei Paesi in via di sviluppo. A causa delle basse quote di riserve d’oro delle Banche Centrali dei Paesi in via di sviluppo (come per esempio la Cina, con il 2% delle riserve aurifere a differenza di quelle degli Stati Uniti, della Germania e della Francia che ammontano a circa il 70%) si prospetta la chance reale per cui le Banche Centrali dei Paesi occidentali possano ancora ricoprire nei prossimi anni il ruolo di acquirenti netti d’oro. Negli ultimi dieci anni, la domanda dell’oro nel settore dei gioielli è diminuita rispetto a quella in altri settori, particolarmente in quello del settore d’investimento. Questa domanda è destinata probabilmente a diminuire anche nel 2013 a causa del costo elevato dell’oro e a causa di insicurezze economiche.

La domanda dell’oro per fini industriali e nell’odontoiatria ha composto nel 2011 un buon 10% su tutta la domanda di questo metallo prezioso. Come nell’industria dei gioielli, costi elevati ed eventualmente una bassa e/o discontinua crescita indeboliranno con ogni probabilità la domanda dell’oro nel 2013 nel settore industriale.

La domanda nel settore industriale – senza contare l’industria di gioielli – equivale a più del 40% della domanda complessiva. Davanti allo scenario dell’aumento deficitario con il sostentamento tramite liquidità nei Paesi industriali importanti e a conseguenza della crisi finanziaria iniziata nel 2007, la domanda dell’oro ha raggiunto nel 2011 picchi da record. La domanda dell’oro, dinanzi ad un aumento del prezzo di questo metallo prezioso registrato nel secondo trimestre del 2010, si era avvicinata quasi in egual misura a quella dei titoli legati al prezzo dell’oro, come per esempio gli ETF (Exchange Traded Funds), e all’oro fisico sotto forma di lingotti e monete. Questo trend è cambiato a causa dell’ultimo aumento di prezzo dell’oro avvenuto nel terzo trimestre del 2011, quando si è registrato quasi l’80% della domanda degli investimenti in oro fisico, come per esempio sotto forma di oro fisico custodito professionalmente. Questo lascia pensare che il tema della sicurezza riveste una grossa importanza per molti investitori d’oro. Quest’ultimi considerano, normalmente, l’oro fisico e l’oro tesoro forme di investimento più sicure rispetto ad altre forme o titoli auriferi.

La seconda causa importante per l’aumento del prezzo dell’oro è, accanto alla domanda, l’offerta dell’oro. Quest’ultima deriva dall’estrazione mineraria, ovvero dalla produzione e dal riutilizzo aurifero.

L’estrazione mineraria ha raggiunto nel 2010 un nuovo picco e ci si aspetta che l’estrazione mineraria dell’oro fino al 2013 salirà a circa il 10%. Il riutilizzo dell’oro o dei residui auriferi ha raggiunto anch’esso livelli record. Il prezzo elevato dell’oro ed i problemi economici porteranno, probabilmente anche nel 2013 e negli anni seguenti, un alto tasso di riutilizzo di residui auriferi.

 

Trend per il 2013

Il principale motore dell’ oro in quest’ anno sarà la crisi finanziaria ed il panico da investimento.

La situazione debitoria dei governi  occidentali è oramai insostenibile.

Si presenta solamente uno scenario per liberarsi dalla morsa dei debiti: riduzione disciplinata del livello di debiti (il cosiddetto “deleveraging”). Il processo alternativo perseguito negli ultimi anni sarebbe quello di accumulare più debiti e di speculare su una crescita economica. Nel corso del tempo, questo potrebbe portare all’inflazione, che supererebbe nettamente quella delle valute occidentali nel corso degli ultimi decenni.

Sia un’azione del genere, sia un abbattimento del livello di debiti attraverso un’altra inflazione, potrebbero portare molti investitori  a considerare l’opzione oro anche nel 2013. Ancora una volta l’ oro la fa da padrone come investimento zero risk e si delinea sempre più (assieme al franco svizzero CHF) la visione dell’ oro come porto sicuro.

Riportiamo alcune previsioni per il 2013

Gli analisti intervistati dalla Bloomberg nel termine del 2011 avevano previsto che un’oncia d’oro avrebbe avuto il valore di 1.950 € nel marzo 2012, ahime hanno errato e non di poco.

Nel dicembre 2012 la banca francese BNP Paribas (come abbiamo gia sottolineato a suo tempo) ha stimato un costo aurifero medio nel 2012 pari a 1.775 US$ ogni oncia e di 2.150 US$ all’oncia per l’anno successivo.

La Thomson Reuters GFMS si aspetta, invece, che il prezzo dell’oro possa raggiungere il suo picco massimo alla fine del 2012 o all’inizio dell’anno seguente, scendendo poi nuovamente nel corso del 2013.

La banca statunitenste Morgan Stanley ha stimato il costo dell’oro per il quarto trimestre del 2012 a 2.000 US$. La Goldman Sachs ha previsto all’inizio di giugno 2012 un aumento del prezzo dell’oro a 1.940 US$ nell’arco di 12 mesi.

L’amministratore delegato della più grossa compagnia mineraria aurifera statunitense, la Newmont Mining, si aspetta un aumento del costo dell’oro per il 2013 fino a 2.550 US$.

Verso la fine di febbraio 2012, gli analisti della Schroder Investment Management hanno pronosticato che la variazione positiva del costo dell’oro registrata durante gli ultimi anni si sarebbe protratta nei prossimi 5-8 anni, facendo arrivare il prezzo dell’oro fino a 5.000 US$.

Conclusioni

Come sempre, bisogna ragionare con la propria testa e cercare la verità che stà nel mezzo. A nostro avviso l’ oro rimane ancora a lungo un investimento nel quale credere e crediamo che tutto sommato i prezzi di acquisto di oggi, non siano poi cosi alti.

Sottolinavamo ad inizio articolo che la  sfera di cristallo non la ha nessuno (e aggiungiamo un bel perfortuna!) ma è utile guardarsi alle spalle per cercare di prevedere il futuro. In tutti i cicli storici quando la crisi perdurava, l’ oro ha sempre ben svolto il suo dovere di bene rifugio, vogliamo crederci anche questa volta.

Credit Suisse Consiglia l’ Acquisto di ORO FISICO

12 dicembre 2012

La maggiore banca svizzera, Credit Suisse, consiglia ai suoi investors di comprare oro fisico.

Tobias Merath, il responsabile reparto materie prime di credi suisse, e fortemente convinto che l’ oro si attesti  sui 1775 dollari l’oncia nei prossimi tre mesi.

Anche gli altri analisti della banca sostengono  che si potrebbe arrivare a quota 1850 nel 2013, e esortano all’ acquisto di oro, preferibilmente oro fisico, e sostengono che ai prezzi attuali acquistare oro fisico si rivelerà una mossa vantaggiosa.

Tutto in linea con il nostro pensiero.

Stay tuned