Archivio per dicembre 2012

Quando finirà l’ oro? e l’ argento?

30 dicembre 2012

 

ORO:

Esaurimento previsto per il 2030.

La crisi finanziaria globale ne ha accelerato la domanda.
Utilizzo: valuta di scambio,gioielleria, odontoiatria e medicina, elettronica.

ARGENTO:

Esaurimento previsto per il 2029.

Se lo ricicleremo, ne avremo ancora per qualche decennio.
Utilizzo: rivestimenti antibatterici, gioielleria, chimica, elettronica.

RAME:

Esaurimento previsto per il 2044.

Ma potrebbero esserci ancora 1,3 miliardi di tonnellate di rame nelle montagne delle Ande.
Utilizzo: componenti industriali, edilizia, trasporti, monete.

Le nuove miniere sotto il mare

30 dicembre 2012

Nelle rocce delle profondità degli oceani si nascondono enormi depositi di oro ,argento ,rame e altri minerali preziosi ecco come gli scienziati provano a estrarli.

Laggiù negli abissi ,dove lo scrittore Jules Verne ambientò il suo celebre Ventimila leghe sotto i mari ,le acque sono molto fredde e acide ,l’ oscurità è totale , e insolite creature si sono adattate a condizioni di vita estreme: piovre, calamari e vermi giganteschi , pesci senza occhi .Ma al di là dell’interesse naturalistico , oggi è l’ oro ad attirare l’ esplorazione di quei fondali così poco accoglienti .E’ nascosto nelle rocce anche oltre quattromila metri di profondità e ha un valore stimato di migliaia di miliardi di euro.
Le risorse minerarie sulla superficie terrestre si stanno esaurendo e non sono rinnovabili , perché la formazione di nuovi giacimenti richiede tempi lunghissimi di milioni di anni.
La richiesta di minerali aumenta invece in tutto il mondo ,soprattutto da parte di paesi come la Cina e l’India le cui economie crescono.
Riciclare i materiali usati non è sempre possibile e comunque non è sufficiente a soddisfare la domanda dei mercati mondiali , ecco perché l’attenzione si sta spostando versi i depositi naturali dei profondi fondali marini , ancora intatti.

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22 dicembre 2012

Saxo Bank, banca danese rilascia quelli che secondo lei sono alcuni outlook nel 2013.

Secondo la banca Danese il prezzo dell’oro, in vista di un aumento del rischio degli investitori si potranno orientare su strumenti più rischiosi, potrebbe scendere fino a 1200 dollari l’oncia prima di un ritorno degli acquisti.

Il petrolio Wti scenderà sino a 50 dollari  al barile stante un livello delle scorte costantemente sui massimi degli ultimi trent’anni ed un ricorso sempre maggiore alle fonti energetiche alternative.

Il Franco Svizzero,con la situazione ristagnante europea ed i massicci movimenti di capitali che inevitabilmente avverranno proprio verso la moneta elvetica,  scenderà sotto la parità, prima di nuovi interventi da parte della Svizzera.

Fuga degli investitori dal reddito fisso USA che offrendo un rendimento sempre minore, provocherà un importante migrazione  di capitali verso il mercato azionario che offrirà potenziali rendimenti molto più interessanti.

Crollo del listino tedesco DAX fino a quota 5000 con perdite nell’ordine del 30%, situazione che potrebbe essere scatenata da una perdurante difficoltà della ripresa cinese, i titoli maggiormente colpiti saranno Siemens, Basf e Daimler.

Riportiamo questi outlook nei quali, ci teniamo a sottolinearlo, non crediamo assolutamente….per orà il 21/12/12 è passato, quindi chi vivrà vedrà!

Stay tuned e buone feste!

Credit Suisse Consiglia l’ Acquisto di ORO FISICO

12 dicembre 2012

La maggiore banca svizzera, Credit Suisse, consiglia ai suoi investors di comprare oro fisico.

Tobias Merath, il responsabile reparto materie prime di credi suisse, e fortemente convinto che l’ oro si attesti  sui 1775 dollari l’oncia nei prossimi tre mesi.

Anche gli altri analisti della banca sostengono  che si potrebbe arrivare a quota 1850 nel 2013, e esortano all’ acquisto di oro, preferibilmente oro fisico, e sostengono che ai prezzi attuali acquistare oro fisico si rivelerà una mossa vantaggiosa.

Tutto in linea con il nostro pensiero.

Stay tuned

Previsioni dell’ oro per il 2013

10 dicembre 2012

Le Deutche Bank afferma che l’ oro superera i 2000$ oncia nel 2013

Deutsche Bank crede fortemente in un rally dell’ oro per il nuovo anno, il 2013

La banca d’affari tedesca sostiene che le probabilità di immissione di moneta liquida siano aumentatate, con un incremento del valore del biondo metallo

La previsione Deutsche Bank  per il 2013 da un prezzo medio dell’oro di $2.050 all’oncia e per il 2014 in calo a di $1.800 all’oncia.

Precedentemente Deutsche Bank aveva previsto per il 2013 una quotazione media di $2.000 all’oncia e per il 2014 di $1.600 all’oncia.

 

Oro: molto rumore per (quasi) nulla

3 dicembre 2012

30 Novembre 2012 Di Alessandra Pilloni – Tratto integralmente da un articolo apparso su bullionvault.it

BullionVault IL CROLLO DELL’ORO di metà settimana ha fatto notizia, ma in prospettiva vediamo che tutto sommato l’oro si trova poco al di sotto del livello di sette giorni fa, prima del grande salto di venerdì pomeriggio scorso. Il fixing di venerdì pomeriggio per l’oro è stato fissato a $1726 all’oncia, lo 0,4% in meno rispetto al fixing della scorsa settimana. In euro, il fixing di €1326,67 riflette una perdita dell’1% rispetto allo stesso dato di venerdì scorso. Il fixing dell’argento è stato fissato a $34,28, in aumento del 2,5% rispetto alla scorsa settimana. La settimana inizia con l’oro sui $1750 all’oncia, dopo il salto del venerdì precedente avvenuto dopo il fixing, che aveva portato l’oro ai massimi delle ultime sei settimane. Lunedì il prezzo in euro addirittura incrementa ulteriormente i guadagni, toccando i $1352 all’oncia durante la sessione asiatica della prima mattina. L’argento invece si assesta ad inizio settimana attorno ai $34 all’oncia. Di martedì è l’annuncio del trovato accordo sulla Grecia tra Eurogruppo, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea. Si è stabilito che il rapporto deficit/PIL raggiunga il 124% entro il 2020 (il target precedente era del 120%). Un target aggiuntivo definito come “sostanzialmente inferiore al 110%” è stato previsto per il 2022, mentre entro il 2016 la Grecia dovrà raggiungere un target del 175%. Ricordiamo che l’attuale rapporto deficit/PIL è al 170% e si attende un dato del 190% per il prossimo anno. L’accordo include inoltre la possibilità di ridurre il tasso di interesse che la Grecia paga sui prestiti di bailout, così come una sospensione di 10 anni dei ripagamenti, purché si veda un progresso delle misure di riforma. Il mercato dei metalli preziosi non ha dato particolare importanza all’accordo. Sembra che le recenti fasi della crisi europea e vengano vissute come non notizie dal mercato dell’oro. Mercoledì arriva lo shock. All’apertura del Comex il prezzo ha perso $20 all’oncia in pochi minuti, proseguendo poi le perdite fino a toccare un minimo di $1705. Si tratta di un crollo di 35 dollari all’oncia, ovvero poco più del 2%, in poche ore. I rumors dei trader imputano il crollo alla vendita di 35.000 lotti. Ricordiamo che ogni lotto sono 100 once troy, parliamo quindi di contratti di vendita per oltre 100 tonnellate. Interessante notare come il movimento non abbia visto riflessi sui mercati azionari, né il dollaro sembra essersi mosso più di tanto durante il crollo. A contribuire al crollo sembra che siano intervenuti diversi meccanismi di stop loss tecnici, attivati automaticamente quando il prezzo ha toccato un certo limite. Durante il pomeriggio di mercoledì i volumi di scambio al Comex sono stati oltre il doppio rispetto alla media di 250 giorni, come riportato da Reuters. Per quanto riguarda l’argento, che ha perso il 3,3% seguendo la scivolata dell’oro, i volumi di scambio al Comex hanno raggiunto i livelli di maggio 2011. Anche su BullionVault, piattaforma online per lo scambio di oro tra privati, il numero di utenti che hanno incrementato le proprie posizioni approfittando del crollo per comprare, è più che triplicato rispetto al giorno prima. Giovedì e venerdì il prezzo si è ripreso, riportandosi a livelli attorno ai $1730 all’oncia. Venerdì pomeriggio, successivamente al fixing di chiusura di settimana menzionato prima, il prezzo è sceso nuovamente, e naviga al momento in cui scriviamo attorno ai $1718 all’oncia. Mercoledì pomeriggio, secondo dati Bloomberg, è stato raggiunto un nuovo record del volume di oro detenuto dal più importante ETF sull’oro fisico, il SPDR Gold Shares (GLD). Con un incremento di 1,2 tonnellate, l’ETF si porta alle 1.347 tonnellate totali. Per quanto riguarda l’India, riportiamo la dichiarazione del governatore della banca centrale indiana che ha suggerito che si dovrebbe trovare un modo “non per impedire gli investimenti in oro, ma per offrire prodotti simili all’oro, che si potrebbero definire oro dematerializzato, che non siano necessariamente dipendenti dal possesso fisico.” Vuoi diversificare i tuoi investimenti? Comprare oro non è mai stato così facile: con BullionVault puoi comprare oro in euro e scegliere dove custodire il tuo oro tra Zurigo, Londra e New York.

Alessandra Pilloni, 30 Nov ’12