Articoli correlati ‘oro’

Conviene investire in gioielli?

26 novembre 2012

Investire in Gioielli?

Una delle domande che spesso nella mia vita privata mi sento fare dagli amici che sanno che mi appassioni di oro fisico è:

Ma scusa allora se acquisto un gioiello è un investimento?

La risposta è in genere NO, a volte però potrebbe essere NI.

Partiamo con calma.

L’ oro da investimento è quello >22kt, e su tale metallo NON si paga l’ iva…
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Confronto Sterlina – Oncia

22 novembre 2012

Oggi confrontiamo quale può essere la migliore moneta per l’ investimento

Mettiamo a confronto, un oncia commerciale Krugerrand con una sterlina , la più classica delle monete.

L’ oncia pesa per l’ appunto un oncia troy quindi 31,1gr di oro puro la sterlina pesa 7,9881 quindi 0,2568 oncie troy, volgarmente un quarto d’ oncia.

Il krugerrand quota 1.404
La sterlina dovrebbe quotare 351 euro, mentre quota 347 euro differenza trascurabile.
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Il Mistero delle 700 tonnellate d’ oro.

22 novembre 2012

Vi è un alone di mistero che aleggia intorno ad una nave russa che risulta essere scomparsa tra i ghiacci con 700 tonnellate d’ oro.
Atmosfera simile a 500 anni fa sulla Florde la Mar che colò a picco nel 1512 nello stretto di Malacca.
Difficile capire se si tratta di disastro o di una trovata geniale.
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La storia dell’ oro rubato all Italia

20 novembre 2012

Nel 1945 Herbert Hezog, fece in modo che gli alleati trovarono un tesoro (il tesoro di salisburgo) che constava in circa 4,5 tonnellate d’ oro.

Nelle operazioni di recupero si palesò che i sacchi erano piombati e recanti la scritta della banca d’ Italia, quindi si promise ad Herzog che avrebbe ricevuto una ricompensa non appena trovato a chi apparteneva l’ oro.

Dopo anni di attesa Herzog scopre che l’ oro è stato consegnato nel 1947 al governo austiaco.

Gli austriaci erano riusciti a provare che l’ oro era di proprieta della banca nazionale austriaca, prima dell’invasione tedesca.

Herzog determinato ad andare sino in fondo, per ottenere la sua ricompensa ottenne una dichiarazione dove l’ austria risultava la detentrice ma non la proprietaria, quindi non poteva fornire alcuna ricompensa.

Herzog si rivolse anche al governo italiano, e venuto a capo che quello era solo una piccola parte delle oltre 70 tonnellate trafugate dall’ Italia con destinazione Berlino, ottenne un ulteriore promessa di ricompensa, questa volta dal governo Italico.
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Elezioni presidenziali, fiscal cliff e prezzo dell’ oro a $2000 l’oncia…

20 novembre 2012

Riportiamo questo interessantissimo articolo che riteniamo fondamentale per un analisi nel breve del metallo giallo

Finte Bullionvault.it – Oro Oggi
Elezioni presidenziali, fiscal cliff e prezzo dell’ oro a $2000 l’oncia…
Di Carlo Vallotto – www.Metalli-Preziosi.it

NELLE ULTIME SETTIMANE, l’andamento nei mercati dei metalli preziosi è stato caratterizzato da un evento in particolare, ovvero l’elezione del Presidente degli Stati Uniti.
Il prezzo dell’oro ha ripreso a salire dopo il risultato, peraltro in parte scontato dai mercati, delle elezioni negli Stati Uniti che hanno riconfermato Barak Obama alla Casa Bianca. ”L’esito incerto del risultato elettorale” fanno notare gli esperti di Ubs “è stato il maggiore ostacolo al rialzo dell’oro nelle ultime settimane e il motivo dell’esitazione della speculazione”. Ma adesso “è arrivato il momento per i compratori di saltare nel piatto”.
Pertanto dopo il ritracciamento delle ultime settimane, che ha offerto un punto di ingresso a un prezzo più favorevole per comprare oro fisico, ora le previsioni per i prossimi mesi rimangono orientate saldamente al rialzo, complici  le incertezze dell’economia mondiale.
Quello che valuteranno  gli analisti nel prossimo futuro, per vedere come reagirà l’oro, sarà l’impatto negativo del “Fiscal Cliff” che produrrà un automatico aumento delle tasse che potrebbe influenzare pesantemente l’andamento dell’economia americana e mondiale. Questo meccanismo diventerà operativo fra pochi mesi, a causa del termine degli sgravi fiscali adottati nel 2011 da George W. Bush e prorogati nel 2010 dalla stessa amministrazione Obama.

Una delle conseguenze primarie più probabili saranno i tagli alla spesa negli Stati Uniti a partire dal 2013, che renderanno verosimilmente necessaria un’ulteriore mossa espansiva di politica monetaria da parte della Federal Reserve, che è ben lungi dal trovare una soluzione adeguata.
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L’ oro è presente in quantità limitata

19 novembre 2012

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Secondo alcuni calcoli sulla produzione mondiale dell’ oro e sul suo elevato peso specifico, tutto l’ oro del mondo è contenibile in una piscina olimpionica vale a dire 158.000 tonnellate, quindi un cubo dai lati di circa 20metri

Il tutto tradotto in dollari fa girare abbastanza la testa a conti fatti sono tanti tanti soldi sia chiaro, ma in una visione globale e mondiale è un inezia.

 

Tra i paesi che  producono più oro si annoverano Cina, Sud Africa, Australia, Perù, Russia e USA.

Tutti gli anni vengono estratte 2500 tonnellate, cifra stabile da diversi anni.

 

Le stime delle maggiori compagnie di estrazione prevedono di estrarre per ancora 15 anni per poi avere uno stop, questo se non si trovano altri giacimenti

Da dove proviene l’ inflazione?

19 novembre 2012

La banca deve possedere una riserva del 10%, quindi se io in banca deposito 1000 euro la banca potrà prestare fino a 9000 euro ad altri clienti.

Se io per esempio chiedo un prestito per 9000 euro (la banca ne ha 1000 in cassa) e compro una chitarra nuova, il negoziante avrà sul conto 9000 euro.
Con questi 9000 euro la sua banca può garantire un prestito di 81000 euro, con interessi ovviamente.
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La crisi dell’Euro procede al rallentatore. Ma non si ferma…

18 novembre 2012


Riportiamo in maniera integrale un articolo di Ben Traynor  già pubblicato su BullionVault, che riteniamo sia il caso di approfondire…

 

 

 

NON MOLTO TEMPO FA si riteneva che a questo punto la Grecia avrebbe già lasciato l’Euro. Invece la Grecia è ancora lì. Almeno per ora.

Si credeva anche che la Spagna fosse ad un passo dal richiedere formalmente un bailout? Anche questo non è ancora successo.

Due esempi per dimostrare che non è il caso di sottovalutare la capacità dei politici europei nel mettere il rallentatore alla crisi dell’Euro.

Nel frattempo la situazione, lungi dal migliorare, piuttosto peggiora. Per quanto tempo allora si potrà ancora andare avanti? Alphaville, noto blog del Financial Times, ricorda che tra qualche giorno la Grecia affronterà un ulteriore potenziale default. La Spagna invece affronta aste bond quinquennali che vengono descritte come “terribili” dai trader. Reuter riporta che è stata la prima volta in 18 mesi che la Spagna ha tentato di vendere bonos a termine più lungo.

Si faccia riferimento, ad esempio, a questo grafico del Tesoro spagnolo, che indica la  maturazione del debito della Spagna. Difficile non notare il picco del 2013. (Clicca sul link per vedere il grafico ingrandito)

 

 

 

Il debito della Spagna si sta quindi accumulando sul breve termine. La soluzione per una situazione di questo tipo è la bancarotta, o la svalutazione del debito orchestrata con l’assistenza della banca centrale. Tenere i tassi di interesse al di sotto dell’inflazione per un periodo di tempo sostenuto sembra una risposta plausibile.

Ovviamente svalutare il debito significa svalutare la moneta stessa. Ed è qui che interviene l’oro. Molti investitori temono che la moneta che posseggono non sarà in grado di mantenere valore, ed è per questo che acquistano oro. In questo momento, il prezzo dell’oro in termini di Euro è all’1,5% rispetto al valore storico massimo, mentre in termini di dollaro al 10%.

Perché questa discrepanza? Perché la crisi in questo momento è più forte in Europa, ed è il valore dell’Euro che viene messo maggiormente in discussione.
Sono in tanti che ritengono che il dollaro prima o poi finirà nello stesso pantano, ed è per questo che l’oro trova da ormai qualche anno un posto privilegiato nei portafogli di investimento.

Investire in oro fisico per proteggere i propri risparmi. BullionVault offre il modo più semplice, sicuro e conveniente per comprare oro

 

Fonte: Bullionvault.it


I Lingotti al Tungsteno

17 novembre 2012

Comprare oro online - Oro fisico nella massima sicurezza

Stando ad un articolo del NY Post a Manhattan girano diversi lingotti da dieci once oro falsi, “ripieni” al tungsteno.

 

Uno dei materiali (a buon mercato quindi escludiamo il platino) con il peso specifico simile a quello dell’ oro è il Tungsteno, che ha un costo di circa 1$/troy oz.

 

I lingotti non erano altro che barrette di tungsteno ricoperte di oro.

 

Ripetiamo che l’ oro fisico è la maniera migliore di proteggere i propri denari da questa società stampa e mangia soldi, però bisogna stare molto attenti a diversi fattori.

 

Bisogna anzitutto servirsi di venditori professionali in oro, con una storia alle spalle, e stare attenti alla custodia, sconsigliamo per ovvi motivi quella casalinga.

 

Se vogliamo dormire sonni tranquilli possiamo considerare di affidarci ad un azienda seria che venda conti in oro allocato, presto uscirà un articolo su BullionVault azienda che abbiamo stressato e provato per voi!

 

 

Stay Tuned!

La Cina tiene banco alla conferenza annuale della LBMA

17 novembre 2012


Riportiamo un articolo redatto da Ash, per Bullionvault, molto molto interessante.

 

CI SONO VOLUTI TREDICI ANNI perché la London Bullion Market Association tenesse la propria conferenza annuale ad Hong Kong. I tempi sono decisamente maturi: Hong Kong è sempre stata di enorme importanza per il mercato globale dei metalli preziosi, particolarmente dal 1970. Per quanto la dominanza di Hong Kong come fulcro del mercato asiatico possa essere ancora messa in discussione, è chiaro che non si discute invece sul fatto che essa sia il principale gate di accesso alla Cina.

La Cina rimane il premio più ambito per gli oltre 700 delegati riuniti, rappresentanti oltre 279 diverse aziende, di 39 nazioni differenti riunite per la conferenza.

 

 

 

 

“L’interesse della Cina per l’oro è aumentato rapidamente” ha spiegato Albert Cheng, managing director per l’Oriente del World Gold Council, “tanto che la domanda è cresciuta in media del 24% all’anno dal 2007.”

“La domanda in Cina come percentuale della richiesta globale è raddoppiata dal 10% del 2007 al 21% del 2011.” Come indica il grafico, la Cina ha infatti superato l’India come consumatore numero uno d’oro nel primo semestre del 2012.

Niente di tutto ciò è accaduto per caso. Non secondo Xie Duo, relatore alla conferenza e direttore generale della Banca Popolare Cinese. Ricordando alla platea che la Cina è il primo produttore e consumatore d’oro, Duo spiega che “l’oro gioca un ruolo fondamentale nei mercati finanziari odierni.” Come già Zhou Xiaochuan disse alla conferenza del 2004 a Shangai, Duo spiega quale sia il piano della Cina per l’oro:

1.    Trasformare il mercato dell’oro da commodity market a financial investiment market. Lo Shanghai Gold Exchange vanta adesso 33 membri finanziari, e 3 milioni di clienti individuali. Oltre 30 banche commerciali hanno un’offerta d’oro completa, che spazia dall’oro cartaceo a quello fisico, e funzionano come “un canale importante di coinvolgimento per i cittadini cinesi.”

2.    Trasformare il mercato da uno a consegna immediata a un mercato di derivati. La liquidazione differita fu lanciata nello Shanghai Gold Exchange nel 2004, nel tentativo di permettere volumi di scambio maggiori senza dover fronteggiare una carenza di fornitura. Tali scambi sono stati il 60% del totale dal 2008 al 2010, e il 73% nel 2011. Se lo si paragona ad altri mercati spot nel mondo, ha dichiarato Xie, è il mercato più attivo, con un giro di affari di oltre 6.000 tonnellate durante lo scorso anno.

3.    Trasformare il trading della Cina da interno a internazionale. La possibilità di fare trading 24 ore al giorno è oggigiorno cruciale, ha dichiarato Duo. Per questo nel 2005 il SGE ha lanciato la sessione notturna, che si sovrappone a quella pomeridiana del mercato fisico di Londra e quella antimeridiana dei future al Comex di New York. Tale sessione, dalle 21 alle 2.30, oggi rappresenta un terzo del volume totale del mercato di Shanghai. Sembra essere particolarmente vantaggiosa per quelle banche straniere membri del mercato, a partire dalla HSBC nel 2008.

Tutto questo si riassume come “progresso nel mercato dell’oro cinese” ha detto Xie. “La strada da percorrere è ancora lunga.” Ma verso quale direzione?

“Francamente, il successo deriva dalla libera scelta del mercato, con il supporto della politica” ha continuato Duo. “Il governo ha messo in atto delle misure efficaci per garantire lo sviluppo sereno del mercato.”

Tra le misure ricordiamo che l’anno scorso il governo ha bandito il mercato illegale dell’oro, chiudendo tutti i centri di scambio esclusi i due che sono riconosciuti e gestiti ufficialmente, ovvero il Shanghai Gold Exchange e il Shanghai Future Exchange (SHFE). La preoccupazione era che “l’aumento del prezzo dell’oro aveva causato un aumento della domanda interna, che portò le aziende che tradavano con margine a utilizzare contratti derivati esteri come sottostante. L’attività era rischiosa per via del leverage. Per questa ragione il governo sta combattendo il mercato illegale.”

Esponendo una proposta sulla futura evoluzione del mercato cinese, Duo ha posto tale preoccupazione, ovvero il livello di rischio a cui i cittadini cinesi sono esposti, come base per 3 dei 5 step che costituiscono il suo piano. Tale piano si riassume in effetti in due elementi: l’obiettivo di “guidare gli investitori a compravendere sulle piattaforme legittime”,  e il mantenimento di un controllo stretto sulla fornitura di prodotti al mercato libero:

1.    Assicurare lo sviluppo di un mercato maturo

2.    Perfezionare le leggi, le regole e le relative politiche

3.    Perfezionare il meccanismo di avversione al rischio e di protezione dell’investitore

4.    Rafforzare il sistema di mercato e accelerare l’innovazione

5.    Promuovere un’ulteriore apertura al mondo esterno

L’ultimo punto è per “un secondo momento”, nelle parole di Duo, e il mercato cinese sarà aperto ai player internazionali soltanto quando gli altri punti saranno implementati stabilmente. Ovviamente la limitazione non è valida a doppio senso: la Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) ha ottenuto l’approvazione per comprare una investment bank argentina.

“La domanda di oro da investimento in Cina è sostenibile?” ha domandato Albert Cheng del WGC. Zheng Zhiguang, della ICBC, ritiene di sì, perché nei prossimi 10 anni “assisteremo a uno sviluppo economico progressivo e stabile. I redditi delle famiglie continueranno a crescere. È il piano del governo.”

Rispondendo alla stessa domanda, Yu Yongding, professore all’Istituto di Politica ed Economia Mondiale ed ex membro della Banca Popolare Cinese ha dichiarato: “Pechino ha mezzi impressionanti per raggiungere i propri target.”

Rimane inteso che tutti coloro che posseggono oro in Occidente sperano che sia così.

Riportato da  Adrian Ash – BullionVault