Archivio per novembre 2012

Da dove proviene l’ inflazione?

19 novembre 2012

La banca deve possedere una riserva del 10%, quindi se io in banca deposito 1000 euro la banca potrà prestare fino a 9000 euro ad altri clienti.

Se io per esempio chiedo un prestito per 9000 euro (la banca ne ha 1000 in cassa) e compro una chitarra nuova, il negoziante avrà sul conto 9000 euro.
Con questi 9000 euro la sua banca può garantire un prestito di 81000 euro, con interessi ovviamente.
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Quando Acquistare oro fisico?

19 novembre 2012


L’ oro sta crescendo, sono più di dieci anni che cresce al ritmo minimo del 10%.
Alcuni vedono la fine di questa crescita ma gli analisti migliori vedono il trend ancora lungo.
Non è tardi per entrare, bisogna cercare di farlo al meglio.
L’ oro ciclicamente effettua delle correzioni, si può calcolare la media mobile a 200 giorni.
Fate una media delle quotazioni dell’ oro degli ultimi 200 giorni, quando la quotazione tocca quella cifra potete acquistare sereni.

E’ sempre cosa buona investire in un momento di correzione ed evitare di acquistare appena finito un rialzo.
Spesso gli investitori comprano al massimo e vendono al minimo, si deve cercare di tenere da parte il lato emozionare e agire al perfetto contrario

Rapporto Dow Jones – Oro

18 novembre 2012


 
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I mercati hanno tendenze in genere brevi (pochi mesi), il prezzo dell’ oro ha una tendenza al rialzo dal 1999.

Nel 1999 erano necessarie 44 once d’ oro per comprare l’ indice del Dow Jones, attualmente siamo a circa 8 once.

 

In soldoni se il rapporto si abbassa il valore dell’ oro aumenta, il momento per vendere l’ oro, aihme ancora molto distante sarà quando (come nel 1980) un oncia d’ oro comprava il dow jones, qunidi un rapporto ad 1, massimo 2.

 

Attualemente il dow jones prezza 12.588, traete da soli le conclusioni!

La crisi dell’Euro procede al rallentatore. Ma non si ferma…

18 novembre 2012


Riportiamo in maniera integrale un articolo di Ben Traynor  già pubblicato su BullionVault, che riteniamo sia il caso di approfondire…

 

 

 

NON MOLTO TEMPO FA si riteneva che a questo punto la Grecia avrebbe già lasciato l’Euro. Invece la Grecia è ancora lì. Almeno per ora.

Si credeva anche che la Spagna fosse ad un passo dal richiedere formalmente un bailout? Anche questo non è ancora successo.

Due esempi per dimostrare che non è il caso di sottovalutare la capacità dei politici europei nel mettere il rallentatore alla crisi dell’Euro.

Nel frattempo la situazione, lungi dal migliorare, piuttosto peggiora. Per quanto tempo allora si potrà ancora andare avanti? Alphaville, noto blog del Financial Times, ricorda che tra qualche giorno la Grecia affronterà un ulteriore potenziale default. La Spagna invece affronta aste bond quinquennali che vengono descritte come “terribili” dai trader. Reuter riporta che è stata la prima volta in 18 mesi che la Spagna ha tentato di vendere bonos a termine più lungo.

Si faccia riferimento, ad esempio, a questo grafico del Tesoro spagnolo, che indica la  maturazione del debito della Spagna. Difficile non notare il picco del 2013. (Clicca sul link per vedere il grafico ingrandito)

 

 

 

Il debito della Spagna si sta quindi accumulando sul breve termine. La soluzione per una situazione di questo tipo è la bancarotta, o la svalutazione del debito orchestrata con l’assistenza della banca centrale. Tenere i tassi di interesse al di sotto dell’inflazione per un periodo di tempo sostenuto sembra una risposta plausibile.

Ovviamente svalutare il debito significa svalutare la moneta stessa. Ed è qui che interviene l’oro. Molti investitori temono che la moneta che posseggono non sarà in grado di mantenere valore, ed è per questo che acquistano oro. In questo momento, il prezzo dell’oro in termini di Euro è all’1,5% rispetto al valore storico massimo, mentre in termini di dollaro al 10%.

Perché questa discrepanza? Perché la crisi in questo momento è più forte in Europa, ed è il valore dell’Euro che viene messo maggiormente in discussione.
Sono in tanti che ritengono che il dollaro prima o poi finirà nello stesso pantano, ed è per questo che l’oro trova da ormai qualche anno un posto privilegiato nei portafogli di investimento.

Investire in oro fisico per proteggere i propri risparmi. BullionVault offre il modo più semplice, sicuro e conveniente per comprare oro

 

Fonte: Bullionvault.it


I Lingotti al Tungsteno

17 novembre 2012

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Stando ad un articolo del NY Post a Manhattan girano diversi lingotti da dieci once oro falsi, “ripieni” al tungsteno.

 

Uno dei materiali (a buon mercato quindi escludiamo il platino) con il peso specifico simile a quello dell’ oro è il Tungsteno, che ha un costo di circa 1$/troy oz.

 

I lingotti non erano altro che barrette di tungsteno ricoperte di oro.

 

Ripetiamo che l’ oro fisico è la maniera migliore di proteggere i propri denari da questa società stampa e mangia soldi, però bisogna stare molto attenti a diversi fattori.

 

Bisogna anzitutto servirsi di venditori professionali in oro, con una storia alle spalle, e stare attenti alla custodia, sconsigliamo per ovvi motivi quella casalinga.

 

Se vogliamo dormire sonni tranquilli possiamo considerare di affidarci ad un azienda seria che venda conti in oro allocato, presto uscirà un articolo su BullionVault azienda che abbiamo stressato e provato per voi!

 

 

Stay Tuned!

Lingotti Good Delivery

17 novembre 2012

 

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Una possibilità preclusa ai più è quella di acquistare lingotti Good Delivery.

Essi pesano 400 once troy circa 12,4kg.

I good delivery sono saggiati e garantiti per essere puri al 99,5%, per mantenere lo standar Good Delivery i lingotti non devono uscire dal circuito bancario, in maniera da essere sempre certificati e tracciabili.

Ogni spostamento del singolo lingotto Good Delivery è tracciato e monitorato in maniera da poter dimostrare che il lingotto è sempre integro e mai contraffatto.

Nel caso di fuoriuscita dal sistema il lingotto (per esempio un privato lo acquista e lo porta) perde lo standard good delivery.

Il circuito di integrità permette ai compratori professionali di accettare nuovi lingotti d’oro senza che serva una nuova saggiatura, fatto che abbatte i costi di compravendita e permette la chiusura immediata della vendita. È questo lo scopo dello standard Good Delivery, ed è il motivo per cui il mercato dell oro professionale caratterizzato da una liquidità molto profonda e dalla garanzia di integrità dei metalli, è l’unico al mondo in cui si compravende secondo il prezzo dell’ oro ufficiale.

La Cina tiene banco alla conferenza annuale della LBMA

17 novembre 2012


Riportiamo un articolo redatto da Ash, per Bullionvault, molto molto interessante.

 

CI SONO VOLUTI TREDICI ANNI perché la London Bullion Market Association tenesse la propria conferenza annuale ad Hong Kong. I tempi sono decisamente maturi: Hong Kong è sempre stata di enorme importanza per il mercato globale dei metalli preziosi, particolarmente dal 1970. Per quanto la dominanza di Hong Kong come fulcro del mercato asiatico possa essere ancora messa in discussione, è chiaro che non si discute invece sul fatto che essa sia il principale gate di accesso alla Cina.

La Cina rimane il premio più ambito per gli oltre 700 delegati riuniti, rappresentanti oltre 279 diverse aziende, di 39 nazioni differenti riunite per la conferenza.

 

 

 

 

“L’interesse della Cina per l’oro è aumentato rapidamente” ha spiegato Albert Cheng, managing director per l’Oriente del World Gold Council, “tanto che la domanda è cresciuta in media del 24% all’anno dal 2007.”

“La domanda in Cina come percentuale della richiesta globale è raddoppiata dal 10% del 2007 al 21% del 2011.” Come indica il grafico, la Cina ha infatti superato l’India come consumatore numero uno d’oro nel primo semestre del 2012.

Niente di tutto ciò è accaduto per caso. Non secondo Xie Duo, relatore alla conferenza e direttore generale della Banca Popolare Cinese. Ricordando alla platea che la Cina è il primo produttore e consumatore d’oro, Duo spiega che “l’oro gioca un ruolo fondamentale nei mercati finanziari odierni.” Come già Zhou Xiaochuan disse alla conferenza del 2004 a Shangai, Duo spiega quale sia il piano della Cina per l’oro:

1.    Trasformare il mercato dell’oro da commodity market a financial investiment market. Lo Shanghai Gold Exchange vanta adesso 33 membri finanziari, e 3 milioni di clienti individuali. Oltre 30 banche commerciali hanno un’offerta d’oro completa, che spazia dall’oro cartaceo a quello fisico, e funzionano come “un canale importante di coinvolgimento per i cittadini cinesi.”

2.    Trasformare il mercato da uno a consegna immediata a un mercato di derivati. La liquidazione differita fu lanciata nello Shanghai Gold Exchange nel 2004, nel tentativo di permettere volumi di scambio maggiori senza dover fronteggiare una carenza di fornitura. Tali scambi sono stati il 60% del totale dal 2008 al 2010, e il 73% nel 2011. Se lo si paragona ad altri mercati spot nel mondo, ha dichiarato Xie, è il mercato più attivo, con un giro di affari di oltre 6.000 tonnellate durante lo scorso anno.

3.    Trasformare il trading della Cina da interno a internazionale. La possibilità di fare trading 24 ore al giorno è oggigiorno cruciale, ha dichiarato Duo. Per questo nel 2005 il SGE ha lanciato la sessione notturna, che si sovrappone a quella pomeridiana del mercato fisico di Londra e quella antimeridiana dei future al Comex di New York. Tale sessione, dalle 21 alle 2.30, oggi rappresenta un terzo del volume totale del mercato di Shanghai. Sembra essere particolarmente vantaggiosa per quelle banche straniere membri del mercato, a partire dalla HSBC nel 2008.

Tutto questo si riassume come “progresso nel mercato dell’oro cinese” ha detto Xie. “La strada da percorrere è ancora lunga.” Ma verso quale direzione?

“Francamente, il successo deriva dalla libera scelta del mercato, con il supporto della politica” ha continuato Duo. “Il governo ha messo in atto delle misure efficaci per garantire lo sviluppo sereno del mercato.”

Tra le misure ricordiamo che l’anno scorso il governo ha bandito il mercato illegale dell’oro, chiudendo tutti i centri di scambio esclusi i due che sono riconosciuti e gestiti ufficialmente, ovvero il Shanghai Gold Exchange e il Shanghai Future Exchange (SHFE). La preoccupazione era che “l’aumento del prezzo dell’oro aveva causato un aumento della domanda interna, che portò le aziende che tradavano con margine a utilizzare contratti derivati esteri come sottostante. L’attività era rischiosa per via del leverage. Per questa ragione il governo sta combattendo il mercato illegale.”

Esponendo una proposta sulla futura evoluzione del mercato cinese, Duo ha posto tale preoccupazione, ovvero il livello di rischio a cui i cittadini cinesi sono esposti, come base per 3 dei 5 step che costituiscono il suo piano. Tale piano si riassume in effetti in due elementi: l’obiettivo di “guidare gli investitori a compravendere sulle piattaforme legittime”,  e il mantenimento di un controllo stretto sulla fornitura di prodotti al mercato libero:

1.    Assicurare lo sviluppo di un mercato maturo

2.    Perfezionare le leggi, le regole e le relative politiche

3.    Perfezionare il meccanismo di avversione al rischio e di protezione dell’investitore

4.    Rafforzare il sistema di mercato e accelerare l’innovazione

5.    Promuovere un’ulteriore apertura al mondo esterno

L’ultimo punto è per “un secondo momento”, nelle parole di Duo, e il mercato cinese sarà aperto ai player internazionali soltanto quando gli altri punti saranno implementati stabilmente. Ovviamente la limitazione non è valida a doppio senso: la Industrial and Commercial Bank of China (ICBC) ha ottenuto l’approvazione per comprare una investment bank argentina.

“La domanda di oro da investimento in Cina è sostenibile?” ha domandato Albert Cheng del WGC. Zheng Zhiguang, della ICBC, ritiene di sì, perché nei prossimi 10 anni “assisteremo a uno sviluppo economico progressivo e stabile. I redditi delle famiglie continueranno a crescere. È il piano del governo.”

Rispondendo alla stessa domanda, Yu Yongding, professore all’Istituto di Politica ed Economia Mondiale ed ex membro della Banca Popolare Cinese ha dichiarato: “Pechino ha mezzi impressionanti per raggiungere i propri target.”

Rimane inteso che tutti coloro che posseggono oro in Occidente sperano che sia così.

Riportato da  Adrian Ash – BullionVault

Altri Motivi per investire in oro…

16 novembre 2012


 
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Riportiamo un articolo scritto da Mike Maloney, uno dei maggiori esperti di investimenti in preziosi.

 

Quando la gente mi dice di avere intenzione di investire parte dei loro risparmi in oro e argento io chiedo loro perche’ vogliono investire nei preziosi. Per la maggior parte delle persone la risposta è che intendono provvedere a proteggere la loro ricchezza, magari per ereditarla ai figli oppure per donarla a qualche organizzazione caritativa.

Molti investono in Oro e Argento non avendo alcuna intenzione di rivenderli. Ed è molto comune, tuttavia, in questi tempi molti investono in oro e argento non per mantenerli a vita ma per fare un buon profitto (quindi con l’intento di rivendere i metalli preziosi dopo che questi saranno aumentati di prezzo).
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In ogni caso, per qualunque tipologia di investimenti, la cosa importante da fare è chiarire a se stesso i fini che si prefiggono. Innanzitutto bisogna decidere quanto sia tollerabile perdere in soldoni, quanto si voglia guadagnare e per ultimo avere una buona strategia d’uscita.  In altre parole, si deve sviluppare un piano d’investimento finanziario.

Non bisogna assolutamente scrivere il piano d’investimento per lasciarlo ingiallire in qualche cassetto della scrivania o dimenticarlo in qualche cartella del personal computer.

Bisogna scriverlo a caratteri cubitali su un foglio oppure su un notebook e seguirlo giorno per giorno.  In futuro ci si  accorgerà che sarebbe stato utile farne una copia!

Quando ho cominciato la mia carriera d’investitore, nei primi anni del 2000, uscivo e rientravo nei vari investimenti solo con la forza della mia intuizione, delle mie congetture. Per esempio ero tentato di uscire dal mercato dell’immobiliare quando i prezzi erano molto alti, intorno all’anno 2004 e 2005. Più studio i cicli finanziari più mi accorgo di essere sempre al posto giusto nel momento giusto e ritengo che i metalli preziosi siano entrati in un lunghissimo ciclo rialzista. Considero corretto il piano d’investimenti che mi sono creato.

Allora sviluppate un piano d’investimento, scrivetelo e seguitelo alla lettera.

Qualche tempo fa, un nostro cliente acquistò argento a 13 dollari l’oncia ed entro pochi giorni la quotazione del metallo calò a 11 dollari l’oncia. Ci scrisse chiedendo se era il caso di vendere, dicendoci di aver fatto un pessimo investimento. Gli replicai io stesso scrivendogli tramite posta elettronica:

 

“Il prezzo dell’argento potrebbe anche calare ulteriormente: è accaduto anche a me molte volte con vari investimenti…….tu acquisti e il prezzo di ciò che comperi cala. Una volta comperai oro quando il prezzo era a 392 dollari per oncia: i giorni successivi i prezzi cominciarono a calare fino ad arrivare a 325 dollari l’oncia. Mi tormentai psicologicamente per almeno 10 mesi, fino a che l’oro non ruppe all’insù la resistenza dei 392 dollari l’oncia.”

“Un’altra volta acquistai pesantemente argento a circa 8 dollari l’oncia e il prezzo cominciò a impennarsi la settimana successiva,  verso gli 8,50 dollari;  ero entusiasta del mio acquisto. Poi l’argento crollò a 5,50 dollari l’oncia e per più di un anno e mezzo rimase sotto gli 8 dollari. Ti confesso che mi torturai psicologicamente quasi ogni giorno. Oggi, ti dico che tornerei indietro volentieri facendo gli stessi errori di allora…….darei qualsiasi cosa per acquistare oro a 392 dollari l’oncia e argento per 8 dollari l’oncia……”

“Il mercato dell’argento è assai volatile, non è adatto per chi soffre di cuore e nessuno dovrebbe investirvi per il breve termine………perchè nel breve termine nessuno, dico nessuno, possiede la sfera di cristallo. Ma se studi la storia e i fondamentali di ogni classe d’investimenti,  puoi crearti la tua personale sfera di cristallo! E ciò che potrebbe sembrarti sbagliato nel breve termine potrebbe apparirti corretto se visto con una proiezione di lungo termine nel futuro. Perchè i fondamentali danno sempre ottima prova di se stessi nel lungo periodo, senza alcuna eccezione alla regola.”

Lo stesso giorno in cui rispondevo al cliente, quest’ultimo vendette il suo argento, proprio nel momento in cui il prezioso  superava all’insù la resistenza dei 13 dollari l’oncia…..vendette perchè non seguiva il suo piano, anzi non aveva alcun piano d’investimento.

Ora, non voglio assolutamente dirvi che se fate un piano d’investimenti questo non possa essere modificato nel tempo. E’ buona cosa rivederlo, ritoccarlo continuamente e ridefinirlo: l’unica cosa che non dovete fare è uscire dal piano in modo frettoloso perchè ci si fa assalire dal panico, vi fate condizionare da voci di mercato o da rumori di fondo che vi fanno perdere la direzione che avete invece impresso al piano.

In ultima analisi la decisione circa quando vendere oro e argento dipende anche da cosa sta accadendo nel mondo. La nostra nazione è in guerra? L’economia è in preda a una spirale deflazionistica o stiamo dando la stesura a un’eventuale era inflazionistica? Se la valuta perde di valore conviene detenere oro e argento per eventualmente barattarli?

Storicamente i sistemi monetari si modificano ogni 40 anni: cambiano persino in assenza di guerre o disastri naturali. La cosa da tenere a mente, nonostante le rassicurazioni di commentatori ed economisti, è che la politica monetaria segue sempre la stessa via che ha seguito nelle due passate decadi, ovvero indisciplina fiscale e cronica instabilità finanziaria che portano inevitabilmente verso il caos. Fino a che i Governi decideranno di spendere più di quanto incassino, i metalli preziosi saranno gli unici assets che ti proteggeranno dall’inflazione offrendoti anche un’opportunità di guadagno spettacolare. Fino a che i governi faranno quanto ho detto sopra, dovremo continuare a tenere presso di noi i nostri metalli preziosi.

 

Riflettere Gente, Riflettere.

Stay Tuned
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Il trend dell’ oro

16 novembre 2012


Da Egon Von Greyerz – Fondatore di Goldswitzerland.com (Mattherhorn Asset Management) / Membro del consiglio di amministrazione di Goldbroker.com

Tutti i giorni 5mila tonnellate di argento e 650 tonnellate d’oro vengono negoziate nel mercato dei metalli preziosi, sotto forma di certificati.

Dunque il 25% della produzione annuale di ogni metallo viene scambiata quotidianamente. Ogni volta che l’oro e l’argento toccano livelli importanti, entrano chiaramente in gioco fattori che spingono il prezzo di questi metalli verso il basso. Ma come ogni intervento precedente anche il prossimo fallirà il suo obiettivo. Il mercato dei certificati è nella sua quasi totalità basato su vendite allo scoperto e capace di garantire solo una piccola parte dell’oro e dell’argento impegnati.

Attualmente assistiamo ad una correzione del prezzo nel breve termine all’interno di un rialzo generale ma continuo dell’oro e dell’argento in rapporto alla «carta moneta» : tale assestamento del corso sarà di breve durata e dovrebbe condurre ai metalli preziosi verso nuove vette.

Gli investitori non dovrebbero preoccuparsi. L’oro continuerà ad aumentare riflettendo l’aumento del debito pubblico e la stampa di moneta illimitata da parte dei governi internazionali.

 

 

 

Sappiamo che nessun governo è capace di mantenere un livello costante di austerità, nel frattempo però i tagli provocano l’allontanamento degli elettori e la perdita di potere da parte dei partiti politici. I governi del mondo intero continueranno a spendere soldi che non hanno e stampare denaro costantemente. La situazione è la medesima negli Stati Uniti. Nessun candidato alla presidenza è capace di prendere le giuste misure per ridurre il debito pubblico e stimolare la crescita economica. Da quando Bernanke è divenuto il presidente della FED nel 2006, il debito pubblico è passato da 8 mila miliardi di dollari a 16 mila miliardi! Questo rende Bernanke la persona «più prodottiva della storia». Ma non è che l’inizio. Niente cambierà la tendenza (come indica la tabella qui in basso) al rialzo del debito pubblico e dell’oro.

Ci ricordano ogni giorno della fragilità del sistema finanziario. Il fallimento di grandi gruppi (Lehaman, MF Global, Sentinel) sono ormai diventati noti ma si sente mai parlare dei piccoli gruppi che falliscono quotidianamente nel mondo intero.

Nei prossimi anni, numerose istituzioni chiuderanno per via della crisi e sempre in maniera inattesa. Perciò è fondamentale preservare la propria ricchezza detenendo degli attivi fuori dal sistema finanziario. Grandi fortune verranno perse in futuro, si tratta solo di sapere chi perderà di meno. Uno dei rari beni che continua a riflettere il crollo della moneta è l’oro. Ma l’oro solo sotto forma fisica e custodito fuori dal sistema bancario a nome dell’investitore, con un accesso diretto all’oro acquistato.

La Svizzera prenderà due iniziative per quanto riguarda il metallo giallo. Una è quella di creare un Franco d’Oro che verrà accettata come moneta legale in parallelo con il Franco Svizzero già in corso. La Svizzera ha una lunga tradizione per quanto riguarda i metalli preziosi, sia dal punto di vista della custodia privata che della raffinazione. Quattro dei sei principali raffinatori del mondo sono elvetici. Questa tradizione molto salda verso l’oro rende ancora più probabile che il Franco d’Oro venga approvato dal Parlamento. I primi sondaggi sono positivi: se l’oro è considerato come una moneta parallela, questo eliminerà completamente tutti i piccoli rischi di custodia (come la confisca) dell’oro in Svizzera.

 

Articolo inizialmente pubblicato in inglese su  Goldswitzerland.com

Le quotazioni delle Monete

15 novembre 2012

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Le monete in oro hanno una propria quotazione che può essere letta quotidianamente sul sole24ore.

E’ interessante sapere che il sole24ore fa riferimento ad un operatore storico di milano, la Confinvest, quindi prima di vendere o acquistare monete aurifere basta dare uno sguardo qui:

http://www.confinvest.it/dbase/quotazioni.php

c’è da dire che la maggioranza degli operatori in oro riesce a spuntare condizioni più favorevoli di denaro/lettera, e per nessun motivo dovrebbe essere la quotazione sfavorevole rispetto questa.

Ricordiamoci che vendere oro (seguirà una guia, tenetevi aggiornati) è esattamente come vendere qualsiasi altro tipo di bene, quindi se un operatore non ci soddisfa si può tentare di vendere/acquistare in un altro operatore.

Stay tuned.